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La corsa all’underwater. Fincantieri lancia la sfida

Il cda approva il bilancio. Folgiero: "Vogliamo guidare l’industria e il Paese". Lo stabilimento di Muggiano sempre più centrale per il business militare .

Fincantieri pronta a "sfruttare le opportunità nell’underwater: l’adesione al progetto del Polo nazionale della dimensione subacquea pone il gruppo al centro dei programmi di sviluppo della filiera dell’underwater, con opportunità di business estremamente promettenti, anche grazie alla capacità di Fincantieri di guidare un’efficace integrazione tra l’industria della Difesa e quella civile". Una dichiarazione di intenti che suona benaugurante, quella messa nero su bianco nella relazione allegata al progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 e al bilancio consolidato approvato dal cda del colosso della cantieristica. Un anno, il 2024, i cui sforzi saranno diretti anche sull’underwater: da una parte il programma Near Future Submarine della Marina Militare (con l’esercizio dell’opzione del terzo sottomarino di nuova generazione; ndr), dall’altra i memorandum of understanding siglati con Leonardo, per la definizione di iniziative legate a sistemi di protezione delle infrastrutture critiche sottomarine, e con Cabi Cattaneo. Il bilancio di Fincantieri vede ricavi in aumento del 2,8% (7.651 milioni) con un Ebitda pari a euro 397 milioni; 85 le navi in portafoglio con consegne fino al 2030.

Per il 2024, il colosso punta ad aumentare i ricavi a circa euro 8 miliardi, con una crescita stimata di circa il 4,5%. Unico neo, il calo del 4,7% dei ricavi nell’area di business della Difesa (quella che trova nello stabilimento del Muggiano uno dei principali poli di produzione; ndr): da 2.162 a 2.060 milioni, un risultato "in linea con lo sviluppo del carico di lavoro in Italia che ha visto la consegna della quarta ed ultima corvetta per il Qatar e del terzo pattugliatore polivalente d’altura alla Marina". Non secondaria la firma del term sheet per la creazione di una joint venture con Edge, uno dei principali gruppi mondiali di tecnologia avanzata e Difesa, per la produzione di una vasta gamma di navi militari e per gli Emirati Arabi dal valore stimato di 30 miliardi, che potrebbe riguardare il cantiere di Muggiano. "Nel 2023 – afferma Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri – abbiamo raggiunto risultati strategici nelle nuove motorizzazioni a lng e idrogeno, nelle prime applicazioni di intelligenza artificiale e guida remotizzata, e nell’underwater, che rappresenta la nuova frontiera in cui vogliamo guidare l’industria e il Paese".

Matteo Marcello