REDAZIONE LA SPEZIA

La dimora del poeta finisce all’asta. Il tribunale vende Palazzo Costa

Beverino, la procedura si terrà il prossimo 17 dicembre. Il prezzo è stato fissato a 3,9 milioni di euro

La dimora del poeta finisce all’asta. Il tribunale vende Palazzo Costa

Lo storico Palazzo Costa domina la piana di Beverino (foto di repertorio)

BEVERINO

Il resort a quattro stelle nel cuore della Val di Vara finisce all’asta. A Beverino, la dimora storica di Lorenzo Costa – poeta vissuto tra La Spezia e Genova e che aveva fatto della residenza beverinese il suo buon ritiro ove scrivere poemi –, restaurata grazie all’impegno e alla passione di un architetto beverinese, il prossimo 17 dicembre sarà venduta al miglior offerente. Lo ha deciso il Tribunale della Spezia, che ha contestualmente fissato il prezzo per acquisire quel grande gioiello con vista sulla piana beverinese: l’offerta minima per la partecipazione all’incanto, che si terrà alla ’sala aste’ situata al piano terra del palazzo di giustizia della Spezia, è di 2.895.750 euro, mentre il prezzo a base d’asta è di 3.861.000 euro. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle 12 del 16 dicembre, giorno precedente all’asta, che sarà esperita con modalità di vendita sincrona mista.

All’asta, non solo la residenza turistica alberghiera a quattro stelle realizzata nel palazzo storico, della superficie commerciale di 1.902,30 metri quadrati che si sviluppano su cinque piani fuori terra – nei quali sono stati realizzati sette appartamenti e sei camere doppie per un totale di 25 posti letto, un ristorante, un bar, una sala conferenze con sala riunioni, oltre ad una parte ancora incompiuta che ospiterà il cento benessere –, ma anche cinque appezzamenti di terreno situati nelle pertinenze dell’edicio stesso, utilizzati in parte come giardino. Per restaurare l’antico edificio situato in località Castagnarossa e farlo diventare una struttura ricettiva di lusso con l’obiettivo di intercettare quel segmento di flusso turistico legato a lusso, natura e relax, sono serviti oltre quindici anni di lavoro. Un processo di restauro lungo e complesso, nel quale si è cercato di recuperare e salvare le testimonianze storiche, sotto l’attenta supervisione della soprintendenza ai Beni culturali della Liguria. Un recupero che è andato a braccetto con la sostenibilità, dato che i materiali utilizzati per il restauro sono ecocompatibili, con strutture portanti in legno, isolamento termico con pannelli di sughero, intonaci di calce naturale, pavimenti in legno, cotto e marmo, infissi in legno, e con la produzione di energie rinnovabili attraverso una centrale termica a biomasse. Un processo di rilancio dello storico immobile che ora potrebbe passare attraverso la vendita all’asta disposta dal tribunale e prevista il prossimo 17 dicembre.

Matteo Marcello