La falesia sotto esame. La Regione finanzia uno studio geologico

A Corniglia via alle analisi per individuare gli interventi di consolidamento. Già stanziati due mesi fa oltre 900mila euro per scongiurare altri crolli .

La falesia sotto esame. La Regione finanzia  uno studio geologico

La falesia sotto esame. La Regione finanzia uno studio geologico

Un finanziamento da 262mila euro per realizzare uno studio geologico approfondito della falesia di Corniglia, interessata nell’estate scorso da alcuni fenomeni di crollo, con l’obiettivo di ottenere un report delle criticità, definire una rete di monitoraggio geotecnico e progettare interventi di consolidamento. È quanto messo sul piatto da Regione Liguria, che a pochi mesi dal contributo di oltre 900mila euro erogato al Comune di Vernazza per la realizzazione di opere finalizzate alla riduzione del rischio crollo e di controllo dell’attività erosiva, ha deciso di contribuire anche allo studio finalizzato alla messa in sicurezza e al consolidamento del fronte compreso tra la terrazza Belvedere-Santa Maria e la scalinata Lardarina, oggetto di importanti crolli avvenuti lo scorso agosto. Il nuovo finanziamento fa parte di un più ampio portafoglio di interventi che saranno complessivamente finanziati dalla Regione Liguria con 851.350 euro, ad Avegno, Davagna, Sestri Levante, Vallecrosia e Pietra Ligure. "Regione Liguria applica la sua strategia per la mitigazione del rischio investendo sulla prevenzione – commentano il presidente Giovanni Toti e l’assessore regionale Giacomo Giampedrone –. Prosegue quindi la capillare mappatura del territorio che tiene conto degli interventi più urgenti, come dimostra l’immediata attenzione verso il borgo di Corniglia. Andare incontro ai territori preservandone sicurezza, funzionalità e fruibilità è una priorità assoluta di questa giunta, che si schiera in prima linea, come mai accaduto in precedenza, nel sostegno agli enti locali. Questi fondi a valere sull’anno corrente si aggiungono ai circa 34 milioni stanziati da Regione Liguria nelle annualità 2021 e 2022".

L’individuazione degli interventi è stata fatta utilizzando i criteri di priorità dettati dalle condizioni di rischio e dalla possibilità di una loro sensibile riduzione. A fine novembre la Capitaneria di porto aveva emesso una nuova ordinanza per interdire lo specchio acqueo antistante la falesia. Il Comune di Vernazza aveva infatti comunicato il protrarsi dei tempi di messa in sicurezza e che nella parte bassa della falesia sono presenti situazioni morfologiche dove la roccia affiorante "costituisce un potenziale trampolino per cui i massi in caduta potrebbero rimbalzare ed essere proiettati a distanze anche maggiori di 30 metri". Ragione per cui nel tratto di mare interessato, per una profondità di 50 metri dalla costa, è vietata la navigazione, il transito e la sosta di qualsiasi unità navale, la pesca, la balneazione e qualsiasi altra attività marittima, anche subacquea.

Matteo Marcello