La foce si sta stringendo. L’isolotto di detriti continua ad aumentare. E l’aria è irrespirabile

Allarme ambientale ma anche igienico-sanitario sulla scogliera di Fiumaretta .

La foce si sta stringendo. L’isolotto di detriti continua ad aumentare. E l’aria è irrespirabile

Allarme ambientale ma anche igienico-sanitario sulla scogliera di Fiumaretta .

La foce del fiume si sta pericolosamente restringendo. L’isolotto formato da strati di sabbia, sterpaglia e lavarone che si è formato a ridosso della scogliera di Fiumaretta sta pericolosamente prendendo campo spingendosi verso il centro del Magra. Inoltre in due settimane dall’insolito evento la situazione igienico sanitaria sta prendendo decisamente una brutta piega. L’odore di alghe, sfalci, foglie e pesci putrefatti sta ammorbando l’aria e senza un provvidenziale intervento della natura che spazzi via l’incredibile quantità di sedimento si rischia davvero di rendere irrespirabile l’aria nella frazione marinara del Comune di Ameglia. La situazione si sta aggravando con il passare del tempo perchè il materiale che scende dal fiume con la corrente va a aggiungersi a quello già depositato nelle scorse settimane. Il fondale, sul lato scogliera, si è improvvisamente abbassato. "Fino a qualche mese fa – spiega un pescatore fedelissimo della zona – si poteva pescare dalla punta dello scoglio e il fondale in quel tratto era profondo almeno 1 metro e 70 centimetri. Adesso c’è un palmo d’acqua ma anche nell’altra zona dei pescatori conosciuta come l’alberello si sta accumulando materiale". La soluzione per il momento non c’è. Intervenire infatti con i mezzi meccanici potrebbe rivelarsi un lavoro lungo, costoso e soprattutto inutile. La stagione delle mareggiate è ancora lunga e anche una pulizia straordinaria potrebbe non servire a nulla.

Inoltre, da qualche tempo fiumane e mareggiate si registrano anche in primavera. Il deposito di materiale si sta spingendo anche verso il centro del fiume e così procedendo potrebbero crearsi insidie anche per la navigabilità. Per il momento, secondo gli esperti, la profondità a centro fiume sarebbe di 2 metri e 80 centrimetri quindi sufficiente per le imbarcazioni da diporto. La speranza dunque è quella di una mano del fiume che spazzi via la discarica. Distribuendola però in altre zone in base al caso e al gioco delle correnti. Però se le cose non dovessere migliorare il fretta il problema, anche igienico, diventerebbe davvero pesante da gestire.

Massimo Merluzzi