La gente della riviera protesta a Genova: "Questa è una rapina"

Protesta a Genova contro le nuove tariffe del Cinque Terre Express. Corteo e sit-in organizzati da associazioni e comitati. Richiesta di confronto e modifiche da parte del presidente Toti. Ricorso al Consiglio di Stato contro l'aumento dei prezzi.

Più di un centinaio di persone, armate di cartelloni e striscioni. Così le Cinque Terre ieri mattina sono sbarcate a Genova per protestare contro le nuove tariffe del Cinque terre Express. Un sit in andato in scena sotto la sede di Regione Liguria, organizzato da associazioni e comitati che da mesi si battono contro le nuove tariffe proprio durante il summit tra Regione e territori. “Le Cinque terre sono di tutti, non di Toti”, “Le Cinque Terre parco dell’uomo: Toti vuole essere quello che le distrugge“, “Non è gestione dei flussi: è una rapina“, “Un accordo senza di noi è contro di noi“; questo il tenore dei cartelloni e degli striscioni con cui i cittadini hanno inscenato un corteo da Brignole a piazza De Ferrari, per poi presidiare il palazzo della Regione durante l’incontro istituzionale che ha visto anche la partecipazione di un rappresentante dei comitati e delle associazioni. "Non possiamo essere soddisfatti – commenta Francesco Galleno –. Ringraziamo la Regione che ci ha permesso di partecipazione, inserendoci nel comitato di monitoraggio, ma questa riunione è l’apice di un percorso sbagliato dall’inizio, perchè doveva essere fatta a novembre, prima di prendere la decisione di aumentare le tariffe.

Ora auspichiamo un confronto diverso, il passato ormai non lo possiamo cambiare, il futuro sì. Il presidente Toti si è preso l’impegno a modificare alcune cose". "L’unica soddisfazione – rilanciano dal corteo di protesta – è stata vedere finalmente unite le genti Cinque Terre". Intanto, nei giorni scorsi, lo storico comitato di pendolari, associazioni e operatori delle Cinque terre, in battaglia contro Regione e Trenitalia sin dall’avvento del Cinque Terre Express, ha deciso di rilanciare: l’avvocato Alessia Tiragallo ha depositato al Consiglio di Stato ricorso in appello contro la sentenza con cui il Tar ligure nel novembre dello scorso anno aveva dichiarato inammissibile l’affondo giudiziario contro il contratto di servizio stipulato nel 2018 tra Regione e Trenitalia, che prevedeva non solo l’istituzione di un servizio dedicato, il Cinque terre Express, ma anche l’introduzione di una tariffa a prezzo fisso. Il ticket, inizialmente fissato a 4 euro, è stato poi aumentato lo scorso anno a 5 euro, e nuovamente ritoccato lo scorso dicembre, con pesanti aumenti per i non residenti in Liguria.

Matteo Marcello