La Compagnia Teatrale Graziotta in scena con uno spettaolo – domani sera alle 21,30 - ai giardini pubblici delle Grazie nell’abito del progetto di recupero e valorizzazione del dialetto e delle tradizioni locali portati avanti dall’associazione. Ancora una volta gli attori dialettali della compagnia graziotta porteranno sul palco una loro produzione, recitata nel dialetto locale, che prende spunto da leggende paesane e fatti storici. Si tratta di una commedia in tre atti, scritta a quattro mani da Mariano Alberto Vignali e Luigi De Bernardi, che ne cura anche la regia. Tutto inizia sulla scia di una storia, tra leggenda e realtà, ambientata nel 1814 ai tempi in cui le truppe napoleoniche governavano il golfo spezzino:una storia di guerra, amori mancati e misteri.
Martina è una giovane del borgo delle Grazie, promessa sposa ad un ufficiale francese, ma amata da un ragazzo del posto di cui anche lei è innamorata. Un giorno la guerra arriva alle porte della sua casa e tutto avviene rapidamente. Martina sparisce nelle pieghe del tempo e della storia, forse fuggita per amore, forse vittima di un gesto estremo, o forse, come vuole la leggenda, si è trasformata in edera abbracciata ad un ulivo ed il suo fantasma, in abito da sposa, vaga ancora lungo i sentieri tra Le Grazie e Porto Venere dove di tanto in tanto viene avvistato. Per gli autori della commedia in scena alle Grazie c’è anche un’altra spiegazione: sarà la trama ...da scoprire.
La manifestazione ha il patrocinio ed il supporto del Comune di Porto Venere e la collaborazione di Pro Loco Le Grazie, Società sportiva Forza & Coraggio, e Gruppo storico La Calata di Ria. In scena Rita Giannasi, Luigi De Bernardi, Lorenzo Carassale, Fabio Boschi, Enrico Mori, Donatella Cencetti, Roberto Battolini, Giovanna Pegazzano, Leon Carassale, Alberto Vignali, Andrea De Bernardi, Giovanni Avanzi, Francesco Maria De Bernardi. Paolo Lo Giudice.