
La Liguria abbandonata. Viaggio nei paesi fantasma con gli occhi degli urbex
Un viaggio suggestivo alla scoperta di una Liguria sconosciuta, tra le vestigia di antichi borghi, chiese e palazzi nobiliari, dalle incantevoli stanze affrescate che lasciano stupefatto il lettore. ‘Abbandonati. Luoghi e paesi fantasma della Liguria’ è il titolo del nuovo volume che le Edizioni Giacché propongono al pubblico, nato dall’incontro con il team di ‘Ascosi Lasciti’, tra le più significative realtà italiane di urbex (da ‘urban explorer’), appassionati cercatori di luoghi e realtà abbandonate sul territorio nazionale e oltre. Presenteranno il libro sabato a partire alle 17, al Sunspace (l’ex cinema Diana di via Sapri), lo spezzino Davide Calloni, urbex, e il genovese Antonio Travi, speleologo e urbex, coordinati dall’editore, anch’esso spezzino, Irene Giacché, proponendo anche immagini e video di luoghi, un tempo pieni di vita, in cui risuona ancora l’eco di storie inquietanti. Hotel, casinò, colonie estive, cinema fantasma, ma anche luoghi di sofferenza, come gli imponenti manicomi rimasti quasi congelati nel tempo, di cui nel libro si raccontano anche alcune importanti testimonianze degli ultimi operatori. Il libro, composto da ben 208 pagine con delle stupende foto a colori, è in vendita durante la presentazione di dopodomani, nelle librerie e sugli store online al prezzo di 17,90 euro. Gli autori del volume, tutti appartenenti al collettivo ‘Ascosi Lasciti’, accompagnano il lettore, virtualmente, fin nel silenzio delle profondità sotterranee di una diga mai finita, così come ci rivelano i resti immobili di fabbriche, manifatture e raffinerie diventate solo resti di archeologia industriale, tra oggetti corrosi dal tempo, e macchinari ormai spenti rivelando, tra l’altro anche un singolare cimitero dei treni.
Più di 51 sono inoltre i forti in disuso, in prevalenza nello spezzino, testimoni di un lontano passato, oggi per lo più restituiti all’abbraccio della natura. Un’occasione unica per poter sentire dal vivo l’esperienza diretta di esperti dell’urban exploration, un’attività che ha regole ferree, come scrive Calloni nella premessa, e che impone di seguire "la regola delle ‘tre Imp’: non improvvisare, porta a casa solo impressioni, lascia sul posto solo impronte! È bello pensare che l’urbex sia una delle poche forme di vera scoperta ancora accessibili nella nostra società quando oggi, con la rete e gli smartphone, tutto è alla portata di chiunque". Un incontro da non perdere, dunque, per chi vuole ascoltare degli autentici esperti dell’esplorazione urbana e magari abbracciare quella stessa passione.
Marco Magi