MATTEO MARCELLO
Cronaca

La lite sui viadotti. Salt condannata: "Paghi la Cosap a Spezia Risorse"

Nel mirino le infrastrutture che sovrastano le strade comunali . Contenzioso su oltre 640mila euro di canoni non versati. La Corte d’Appello conferma la sentenza del tribunale spezzino.

Nel mirino le infrastrutture che sovrastano le strade comunali . Contenzioso su oltre 640mila euro di canoni non versati. La Corte d’Appello conferma la sentenza del tribunale spezzino.

Nel mirino le infrastrutture che sovrastano le strade comunali . Contenzioso su oltre 640mila euro di canoni non versati. La Corte d’Appello conferma la sentenza del tribunale spezzino.

Anche i viadotti autostradali sono soggetti alla Cosap, il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. Lo ha ribadito, nei giorni scorsi, anche la prima sezione civile della Corte d’Appello di Genova, chiamata a pronunciarsi sul contenzioso che da anni vede contrapposte la Salt, Società Autostrada Ligure Toscana concessionaria dell’autostrada A12 Sestri Levante-Livorno, e Spezia Risorse, la società partecipata che si occupa della riscossione dei tributi per conto del Comune della Spezia e di altre amministrazioni locali.

La sentenza della Corte presieduta da Riccardo Baudinelli è stata depositata nei giorni scorsi, con i giudici che hanno respinto l’appello presentato da Salt per la riforma della sentenza con cui il Tribunale civile della Spezia, nel luglio del 2022, aveva rigettato il ricorso presentato dalla stessa società autostradale per l’annullamento del decreto ingiuntivo chiesto e ottenuto da Spezia Risorse per il mancato pagamento della Cosap per gli anni 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018, in relazione ai viadotti dell’Autostrada A12 Sestri Levante-Livorno: nella fattispecie, quelli del raccordo autostradale che collegano il capoluogo di provincia con Santo Stefano Magra, e quelli del raccordo di collegamento tra La Spezia e Lerici.

Un contenzioso da 643.853 euro tra Cosap non pagata e interessi nel frattempo maturati, con Spezia Risorse che aveva applicato l’ampia giurisprudenza in materia, sostenendo – come già ribadito più volte anche dalla Corte di Cassazione, che la società autostradale doveva pagare la Cosap anche per i cavalcavia e i pontoni che occupano lo spazio sovrastante le strade comunali della Spezia.

"La giurisprudenza di legittimità ha precisato che l’occupazione presupposto del tributo Cosap deve essere valutata direttamente con riferimento al soggetto che gestisce l’area, conseguendone che in caso di concessione di beni demaniali si configura l’applicabilità del tributo a carico del soggetto concessionario qualora i beni oggetto di concessione occupino spazi di proprietà di altri enti pubblici" aveva scritto tre anni fa il Tribunale della Spezia.

Salt tuttavia non ci aveva pensato due volte, impugnando alla Corte d’Appello la sentenza del tribunale civile spezzino, sostenendo nuovamente l’illegittimità dell’ingiunzione di pagamento in virtù della presunta applicabilità dell’esenzione prevista dall’articolo 20 del regolamento Cosap del Comune della Spezia approvato nel maggio del 2018 dal Consiglio comunale, e sulla base di una presunta inesistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi per l’applicazione della Cosap.

Tesi che non sono state condivise dalla Corte d’Appello, che ha così condannato Salt al pagamento a favore di Spezia Risorse non solo di quanto previsto dal decreto ingiuntivo, ma anche delle spese legali, quantificate in 26.155 euro.

"Siamo soddisfatti del riconoscimento del merito della nostra posizione. Spezia Risorse ha sempre agito nel rispetto della legge e nell’interesse della comunità che serviamo. Questo sentenza riafferma la validità delle nostre azioni e l’impegno verso una gestione trasparente e responsabile. Continueremo a collaborare con tutti gli enti per promuovere lo sviluppo e il benessere del nostro territorio" afferma l’ad di Spezia Risorse, Davide Piccioli.