Quattro anni condensati in una silloge di 64 poesie e suddivisa in sette sezioni. È ’Tutto merita un canto’, il libro firmato da Daniela Feltrinelli e pubblicato da Serel International, impreziosito dalla copertina e dai disegni di Nicola Perucca che sarà presentato domani alle 18 nella sede del circolo Fantoni in galleria Adamello 31 alla Spezia. L’autrice, alla sua terza raccolta di liriche, dialogherà con l’editore Stefano Termanini e con Gabriella Tartarini. Tanti i temi analizzati, che spesso si danno la mano l’uno con l’altro.
La natura, gli elementi, la "connessione vivificante con l’universo" – "E mi lascio attraversare" –, che con il loro potere salvifico, soprattutto quelli di paesaggio e bellezza, diventano il varco attraverso cui l’uomo può arrivare all’infinito. Feltrinelli esplora, quindi, l’esistenza, la ricerca della propria posizione nel mondo – "Sono un corpo vitale" – e lo sguardo alla dimensione temporali, indugiando anche sull’esperienza pandemica, che con il suo isolamento forzato ha ulteriormente stimolato la necessità di connessione e comunicazione con madre natura.
"Allora guardavamo il cielo, le stelle, la luna, immersi nel buio e nel silenzio delle città, camminavamo soli in luoghi deserti provando spaesamento nel ritrovare i luoghi abituali deformati, quasi in un’allucinazione sensoriale" spiega l’autrice. Che poi porge penna e cuore ai ricordi, alla vita ritrovata dopo la pandemia, al senso di perdita. E non finisce qui, perché la sua indagine è un ventaglio ampio come le sfaccettature della vita. "Siamo consapevoli che l’esistenza è un’esperienza difficile, ma lo è maggiormente per alcune persone; nella sezione ’Distanze’ indago la situazione della donna, ancora discriminata e oggetto di violenza fisica e psicologica, la solitudine degli anziani, le sofferenze e l’incomunicabilità dei bambini affetti da autismo, le complesse contraddizioni dell’essere madre, le indicibili privazioni e gli infausti destini sofferti dai migranti. Ma ancora una volta a salvarmi e a salvarci è la benefica immersione nella natura che ci accoglie e ci incanta nella sezione ’Isole’".
Un tributo, soprattutto, ai paesaggi del cuore, in cui spicca la Palmaria e che la spinge a dialogare con gli elementi, "pur conscia del fatto che l’ambiente è minacciato e spesso stravolto dall’intervento umano". Ma Feltrinelli continua, con le sezioni ’Terrestre’, ’Celeste’ e ’Acquatica’, tributi in poesia al paesaggio e ai sentimenti da esso suscitati. Con un’ultima occhiata a quello che è per lei la condizione essenziale e imprescindibile per l’umanità: la pace.
Chiara Tenca