REDAZIONE LA SPEZIA

La nave dei ’miracoli’ Soccorsa dopo lo sbarco dalla Geo Barents scopre che sarà madre

Ecco alcune delle storie raccolte dai mediatori culturali di Mondo Aperto

La nave dei ’miracoli’ Soccorsa dopo lo sbarco dalla Geo Barents scopre che sarà madre

Hanno scoperto di aspettare un bambino alla Spezia, dopo un viaggio della speranza che per loro è finito fortunatamente bene, grazie all’intervento della Geo Barents. Amor vincit omnia, anche i pregiudizi e i rischi, e la storia di una coppia di giovanissimi fidanzati di origine eritrea, raccontata dalla cooperativa Mondo Aperto, ne è l’ennesima prova. La coop ha partecipato attivamente allo sbarco nel porto spezzino dei migranti trasportati dalla nave di Medici senza frontiere, mettendo a disposizione i propri mediatori culturali per le operazioni di accoglienza, assistenza e riconoscimento. "Appena scesa dalla nave la ragazza è stata portata in ospedale perché si riteneva opportuno farle fare alcuni controlli. La ragazza non sapeva ancora nulla e lì le è stato comunicato che era incinta. Il ragazzo, rimasto sulla nave, quando l’ha vista andare via ha cominciato ad agitarsi e a stare male fino al giorno dopo, quando è sbarcato e l’ha rivista nel momento del foto segnalamento. La gioia e l’amore di questa coppia, nel rivedersi e nel sapere che stavano per avere un figlio, hanno contagiato tutti noi ed è stata un’emozione indescrivibile" raccontano dalla Mondo Aperto, che racconta anche un’altra storia, quella di un ragazzo bengalese cui era sparita la propria borsa, con gli affetti più cari. "Inizia ad agitarsi, nessuno capisce bene cosa stia succedendo finché non inizia a indicare il pavimento vuoto e a dire ‘bag’. Il nostro mediatore bengalese gli parla e ci spiega che ha perso il suo zainetto: l’aveva lasciato sul pavimento per andare in bagno e qualcuno l’ha preso. Uno zainetto che non conteneva oggetti di valore, ma il suo passaporto e le foto della sua famiglia. Grazie al nostro pronto intervento – spiegano i volontari – siamo riusciti a metterci in contatto con gli operatori che si occupavano dell’accoglienza dei migranti e a recuperare lo zainetto con tutto il suo contenuto. Un piccolo gesto che ha significato davvero tantissimo per questa persona". Tantissime storie che si sono intrecciate nel Mediterraneo e che si sono ritrovate alla Spezia, come quelle delle tante famiglie siriane in fuga dal proprio martoriato Paese.