Una rincorsa per ripartire, pronti per la battaglia più che mai. Un’assemblea nutrita quella delle anime del movimento Palmaria Sì Masterplan No, andata in scena all’Arci Canaletto e diventata occasione per fare il punto sulla situazione attuale, dopo la tempesta giudiziaria partita proprio dagli interessi sull’isola e le elezioni che hanno riconfermato in De Ferrari il centrodestra, in continuità con la giunta capitanata da Toti, fautore della trasformazione dell’isola nella "Capri della Liguria". La situazione della Palmaria è di quasi immobilità, tranne che per l’acquisto della cava del Pozzale da un nuovo privato, senza che l’amministrazione abbia esercitato il diritto di prelazione e il rinnovo dell’interesse da parte della fondazione Sanlorenzo a finanziare un progetto per la rinascita del Cea. Fra i punti caldeggiati, oltre all’intento di riavviare l’interlocuzione con le nuove cariche di enti e istituzioni, il futuro del parco regionale di Porto Venere.
"Dobbiamo vigilare su di esso e su quello che sta succedendo, dal Carlo Alberto al Cea e tenere gli occhi aperti sul Pozzale: è vero che si tratta di una questione fra privati, ma si sta agendo in una zona speciale di conservazione: quello che accade qui deve avvenire sotto la visione di insieme di parco, Comune e Regione. Serve una governance nuova, che preveda anche un consiglio dell’ente super partes, in cui siedano anche università, associazioni, rappresentanti di coltivatori". Auspicato, inoltre, il coinvolgimento di altri parchi per costruire corridoi ecologici. Altro tema caldeggiato, l’invio di un aggiornamento alla commissione petizioni della Ue dopo quella presentata dal movimento sul Masterplan culminata con due lettere – senza risposta – all’ex presidente della Regione Giovanni Toti. Non c’è chiusura sull’interesse di Perotti, con la fondazione Sanlorenzo a prendere in mano le redini del Cea.
"L’architetto Ruggia, che ha elaborato il progetto per loro conto, chiederà un incontro con le associazioni e il movimento: ci sembra un buon passo, che purtroppo non è stato fatto per il Masterplan. Non siamo contro l’intervento di privati a prescindere, purché non siano loro a dettare le modalità di recupero e gestione: queste azioni vanno decise collegialmente". Il leitmotiv è stato: "non siamo quelli del no". Il parco dovrebbe, così diventare guida e interlocutore privilegiato, "unico sistema per garantire la tutela delle isole e del territorio". Infine, votata positivamente la proposta di rimanere nella Rete Ambiente Altro Turismo e Rete Liguria, per continuare l’impegno sui temi ambientali.