REDAZIONE LA SPEZIA

La partita di Pulcini finisce 38-0: "In campo bimbe, non lo sapevamo. Questa situazione si poteva evitare"

L’episodio nella categoria 2015 con la netta vittoria dello Spezia sulla squadra femminile del Ceparana. Un gol al minuto e risultato ’rugbystico’. Nessuna polemica fra società: "Non c’è stato alcun problema".

La partita di Pulcini finisce 38-0: "In campo bimbe, non lo sapevamo. Questa situazione si poteva evitare"

Il clamoroso risultato di 38-0 in una partita della categoria Pulcini,. nei campionati giovanili provinciali (foto d’archivio)

Quasi un gol ogni minuto, per un risultato che ha del clamoroso: 38-0. Il calendario del campionato Pulcini classe 2015 prevedeva la sfida fra Spezia e Ceparana, uno dei tantissimi match che si giocano ogni fine settimana del calcio giovanile spezzino. Ma all’arrivo delle squadre, allenatori e dirigenti si sono accorti che qualcosa non andava: lo Spezia aveva portato una squadra di maschietti mentre quella del Ceparana era composta solo da bambine (a quest’età è consentito), senza che, pare, la Federazione avesse avvisato in tal senso. La partita è finita tra amarezza e imbarazzo con un risultato che non c’entra ben poco col calcio soprattutto a questi livelli. Non ci sono comunicati ufficiali per questi campionati (si gioca senza arbitro), ma si parla di un clamoroso 38-0 per lo Spezia nei tre tempi disputati. Episodi simili, con risultati più vicini al rugby che al calcio, sono già successi in passato, scatenando la polemica riguardo la necessità di andare avanti con i gol anche di fronte a un risultato già eclatante.

Nel calcio poi non c’è la ’manifesta superiorità’ come nel baseball, dove è prevista la chiusura anticipata del match in caso di risultano palesemente a favore di una squadra. Ma sul campo spezzino fra le due squadre non ci sono state polemiche nè tensioni. In casa Spezia c’è anzi rammarico per aver saputo solo all’ultimo di giocare contro una squadra composta da bambine. "Quando siamo arrivati al campo – dice una fonte della società aquilotta – abbiamo scoperto che avremo giocato contro delle bimbe. Se lo avessimo saputo prima, avremmo potuto portare una squadra ancor più sotto leva", nella fattispecie quella classe 2016. "Siamo dispiaciuti, ma era impossibile poter cambiare all’ultimo momento". Sulla stessa lunghezza d’onda il Ceparana. "Non ci sono stati problemi, prima nè dopo, non è successo nulla e abbiamo gestito la situazione senza nessun episodio contrario, tra dirigenti, allenatori e genitori. C’è solo un po’ di amarezza". Qualche perplessità è emersa sulla necessità, da parte del Comitato provinciale Figc, di mettere di fronte due squadre così palesemente sbilanciate, per un partita dall’andamento già scritto in partenza. Così ci si è chiesti se non fosse stato meglio, pochi giorni prima del match, avvisare della situazione e permettere di trovare una soluzione prima di scendere sul terreno di gioco. Oppure, inserire il Ceparana in un girone con avversari più alla sua portata. Sul campo qualche in imbarazzo per il risultato che continuava a crescere, ma d’altra parte è anche impossibile dire ai bambini di fermarsi e smettere di giocare... Spezia e Ceparana hanno fatto il possibile per gestire al meglio la situazione. Magari l’episodio può servire di lezione in futuro ed evitare altri confronti del tutto impari, con risultato umilianti per bambine di soli 9 anni.

M.Z.