GIULIA TONELLI
Cronaca

La sicurezza del Cappelletto. Avviati i lavori sul torrente per l’ampliamento della foce

Il restringimento oggi presente al termine del tratto tombinato causa spesso allagamenti. La sezione sarà quasi raddoppiata e verrà realizzata anche una vasca di ‘sghiaiatura’.

Il sindaco Peracchini

Il sindaco Peracchini

Ufficialmente iniziati i lavori di miglioramento idraulico del Cappelletto: allargamento del tratto terminale fino alla foce in area portuale, inadeguato rispetto alla portata d’acqua che solitamente scorre lungo il torrente, il cui costo complessivo è di 1.457.000 euro. Attualmente, il torrente Cappelletto è tombinato fino all’area di intervento, attraversando il piazzale di via Saffi fino all’area retroportuale. Al termine di questo tratto tombinato, si verifica un restringimento a cielo aperto che spesso causa esondazioni localizzate, proseguendo sotto viale Bartolomeo, dove la sezione del torrente è ulteriormente limitata.

"Il torrente Cappelletto, in caso di forti piogge, mette in pericolo cittadini e attività della zona – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – . Per questo abbiamo avviato un nuovo cantiere, che interesserà anche viale San Bartolomeo, per ridurre il rischio idraulico ampliando l’alveo del torrente e migliorando il deflusso dell’acqua". Il progetto prevede l’allargamento della sezione nel tratto immediatamente a valle del tombinamento che attraversa via Saffi e il piazzale della Coop.

Al termine dei lavori, la sezione sarà ampliata a 6 metri, rispetto agli attuali 3,5 metri. Nel tratto scoperto sarà realizzata una vasca di ‘sghiaiatura’ lunga circa 8 metri e profonda 0,9 metri, per consentire la deposizione dei detriti, evitando ostacoli al flusso d’acqua. Inoltre, all’imbocco dell’attraversamento di viale San Bartolomeo, il torrente sarà allargato fino a 7 metri. Questo intervento eliminerà la restrizione all’alveo di monte, riducendo il rischio idraulico come previsto dal progetto. La parte finale dei lavori, che interesserà la foce del torrente Cappelletto, in area demaniale, sarà di competenza dell’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale.