di Matteo Marcello
Da oltre un anno e mezzo attende l’esordio sotto le nuove insegne: la pandemia ha sconvolto il mondo, e lo stop alle gare ha impedito alla borgata La Spezia Centro, ex Crdd, espressione del centro storico del capoluogo, di scendere in acqua con la nuova denominazione, annunciata all’inizio del 2020. Un cambio solo nella forma ma non nella sostanza, perché il legame con la Marina militare non è venuto meno. "Nessun cambio di direzione – spiega il presidente Francesco Costa – ma più semplicemente un adattamento dettato dalla nuova organizzazione della Marina militare, che di fatto si riverbera sull’associazione. L’apporto della Marina non è venuto meno, il collegamento della nuova Borgata con la Marina rimarrà forte tramite la Lega navale italiana. I colori sociali sono gli stessi, mentre il logo è cambiato, proprio per l’impossibilità di utilizzare in modo permanente sia quello del Comune della Spezia, sia quello della Marina Militare. Di fatto, con la nuova denominazione ci siamo riappropriati della vecchia dicitura riportata anche dalla Carta del Palio del 1963, nella quale è citata ‘la Borgata della Spezia’. Sarà una grande emozione, il 1° agosto, gareggiare con la nuova denominazione". Una borgata che agli exploit nella disfida remiera – indimenticabili gli otto successi nel Palio femminile, dal 2002 al 2014 – ha saputo aggiungere una fortissima vocazione sociale. Inclusione e integrazione sono le armi che fanno della borgata spezzina un esempio di come l’attività borgatara possa essere declinata a favore dei meno fortunati. Ormai da tempo, le attrezzature della borgata sono state adeguate agli standard del terzo settore, così da permettere alla borgata di proporre regolarmente iniziative finalizzate a rendere accessibile a tutti lo sport giovanile, con un’attenzione particolare alle attività indirizzate ai diversamente abili e ai ragazzi dai 9 ai 18 anni. Alla consolidata scuola di canottaggio giovanile, negli anni la borgata presieduta da Costa e guidata dalla capoborgata Michela Fanton ha saputo avviare una sezione dedicata all’insegnamento della disciplina alle ragazze e ai ragazzi diversamente abili, con progetti di integrazione per permettere una maggiore inclusione nell’ambito sportivo e quotidiano.
"Attività che facciamo col cuore e che siamo orgogliosi di portare avanti, assieme ad Anffas e Angsa – spiega Costa – Stiamo lavorando a un progetto di integrazione: vogliamo formare un equipaggio dei Gozzi nazionali formato da due persone disabili e due normodotate, per partecipare alle gare del campionato di classe. L’obiettivo è partecipare al campionato Italiano di settembre a Genova. Inoltre, ci proponiamo di formare personale idoneo a gestire sedute di allenamento. Stiamo cercando inoltre di portare avanti progetti anche a favore di persone con disabilità motorie". Uno di questi, denominato ‘Canottaggio Happy’, ha l’obiettivo di promuovere la disciplina del canottaggio anche a persone con deficit motori agli arti inferiori. Non meno importanti sono le attività che la borgata ha avviato in questi anni con le scuole del territorio e l’università. In collaborazione con l’Isa4, ecco il progetto ‘Il mare una risorsa’, per promuovere la valorizzazione del territorio, la tradizione marinara spezzina e far conoscere il Palio del Golfo e al canottaggio: un’attività importante per tramandare alle giovani generazioni la conoscenza e la passione della disfida remiera.
"Con la collaborazione del Comitato siamo entrati nelle scuole, abbiamo spiegato ai ragazzi la tradizione marinara, e abbiamo effettuato anche piccole dimostrazioni con i remoergometri. La speranza è che si avvicinino a questa disciplina e chissà, magari diventare vogatori del Palio" dice il presidente della borgata, che da anni sta portando avanti, con la collaborazione del Comune e gli istituti di scuola superiore, anche esperienze legate a percorsi di formazione e di alternanza scuola lavoro. Il progetto più avveniristico è invece quello che la borgata è riuscita a confezionare assieme ai giovani studenti del Polo universitario cittadino e il Distretto ligure delle tecnologie marine, per la progettazione di una barca in legno ‘tipo Palio del Golfo’, partendo da un modello esistente. "L’obiettivo è di mettere a disposizione il progetto per chi ne facesse richiesta" specifica Costa. La borgata cittadina si presenza alla gara del 1° agosto con tre equipaggi e un carico di belle speranze. Nei Senior – dove il titolo manca dal 1992 – ecco l’equipaggio formato da Francesco Mencacci, Cesare Pistarino, Francesco Lanzoni e Alessandro Mori, timonati da Gaia Viscardi. L’equipaggio femminile è formato invece da Elisa Carpena, Federica Marano, Annalisa Mencacci e Martina Schiffini, timonate da Mia Marsiglia.
Infine, l’equipaggio juniores è composto da Lorenzo Sommella, Alessio Bono, Federico Capasso e Michelangelo Scarfì, timonati da Mario Amato. Le speranze di successo sono principalmente puntate sull’armo femminile. "Quello femminile e un gran bell’equipaggio e puntiamo in alto – spiega il presidente –, nei Senior abbiamo un equipaggio molto giovane ma molto combattivo, e anche con quello juniores l’ambizione non manca. Le incognite saranno tante: molti atleti senior non si sono mai confrontati sui 2000 metri, ci sono tanti timonieri alla prima vera gara, mentre le corsie di gara, stabilite in base all’ordine d’arrivo del Palio 2019, potrebbero riservare sorprese. La gara sarà un vero terno al lotto, anche se nelle tre gare vedo i detentori ancora favoriti".