REDAZIONE LA SPEZIA

La Spezia, il ponte levatoio della Darsena di Pagliari cede durante la chiusura

La struttura è rimasta parzialmente inclinata

Il ponte della Darsena di Pagliari cede durante la chiusura

Il ponte della Darsena di Pagliari cede durante la chiusura

La Spezia, 12 maggio 2021 - Sarebbe potuto trasformarsi in una tragedia, ma per fortuna non c'è nessun ferito in seguito al cedimento di stamani del ponte della darsena di Pagliari. La strada è stata interdetta alle auto e ai pedoni, e il traffico è stato convogliato sulle vie limitrofe, in particolare per via delle Casermette per chi proviene da Lerici e in via Privata Enel per chi arriva da Spezia. Sembra che il ponte abbia ceduto mentre era in fase di manovra e il fatto che non vi siano state vittime è perché al momento del crollo c'erano le sbarre di chiusura abbassate per bloccare il transito veicolare. 

Non è crollata la parte in muratura di cemento, ma collassata la parte mobile, quella che si apre e si chiude per far passare le barche. Il ponte, come sempre si è aperto per far passare una imbarcazione che doveva uscire dalla Darsena, ma al momento di richiudersi è collassato, probabilmente per ragioni meccaniche. Ma le indagini sulle cause del cedimento sono in corso. Lo spazio è ovviamente interdetto. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale spezzina. In corso accertamenti sulle cause.

LE FOTO

I motivi del crollo

l ponte mobile sembra essere collassato "per il cedimento di un pistone del meccanismo di apertura e chiusura della stesso. Dopo il passaggio di una barca, mentre si stava richiudendo, un ingranaggio del movimento avrebbe ceduto, facendo collassare la struttura", spiega il presidente della Liguria, Giovanni Toti. "Il crollo del ponte non comporta problemi al traffico cittadino, stando a quanto mi ha spiegato il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, dal momento che le auto passano in una via adiacente e parallela - ha il governatore - Attendiamo le verifiche e le indagini che ci dovranno dire cosa non ha funzionato nel meccanismo che garantiva mobilita' al ponte". Il governatore è' in contatto da stamane con il sindaco e l'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, entrambi sul posto. 

Il sindaco Peracchini

Anche il sindaco Pierluigi Peracchini interviene sull'episodio di Pagliari: “La città si è svegliata bruscamente con la rottura del ponte sulla darsena Pagliari, ma la buona notizia è che non ci sono stati feriti. Sono da questa mattina in contatto con l’Autorità di Sistema Portuale, da cui dipendono la competenza e responsabilità sui controlli e sulla manutenzione del ponte. Mi auguro che, dopo tutte le verifiche del caso, l’Autorità di Sistema si attivi prontamente per il ripristino della struttura, perché l’immagine della città della Spezia non può essere associata a un ponte crollato, soprattutto nel momento in cui vi è la ripartenza dall’emergenza Covid-19. Da parte di tutta l’Amministrazione, esprimo massima solidarietà e collaborazione per le attività economiche che insistono sulla zona del ponte e per i disagi ai cittadini conseguenti a questo evento. Un sentito ringraziamento ai vigili del fuoco e a tutte le forze dell’ordine che sono prontamente intervenute sul posto. La nostra polizia municipale e le nostre squadre tecniche della Mobilità sono prontamente intervenute per le modifiche ad una viabilità alternativa, e le ringrazio per il loro efficiente lavoro”.

La storia del ponte

Il ponte mobile era stato inaugurato nel 2010 dall'Autorità Portuale e rappresentava un passaggio importante nella riqualificazione della zona. Lungo 21 metri, con un'antenna alta 14 metri che ricorda l'albero di una barca a vela, largo 12 metri, permette l'apertura per il passaggio delle barche a vela in un paio di minuti. L'opera ha permesso di garantire un passaggio diretto alla zona dei cantieri dalla città, sulla strada che poi prosegue fino a Lerici. Il progetto rientrava nella realizzazione della darsena di Pagliari, costata complessivamente oltre 9 milioni di euro. 

 

I controlli 

"Il ponte in acciaio, il 24 marzo scorso, era stato sottoposto a una accurata verifica ai pistoni idraulici di sollevamento ed era stato certificato il corretto funzionamento degli stessi". Lo dichiara l'Autorità portuale spezzina che gestisce l'infrastruttura. I carabinieri intanto hanno acquisito negli uffici dell'Autorità portuale tutta la documentazione necessaria alla Procura per far chiarezza sulle eventuali responsabilità e sulle cause del crollo improvviso. I documenti saranno messi a disposizione del perito che sarà nominato nel pomeriggio. Il ponte nel frattempo rimane sotto sequestro. I vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza le tre famiglie, dieci persone, che alloggiano in una palazzina vicina al troncone del ponte collassato. Sono state fatte sfollare per precauzione perché la palazzina è minacciata dal pennone del ponte. Disagi per le attività della nautica che si trovano nella zona, in particolare per le 15 all'interno della stessa darsena. "Gli uffici - fanno sapere dall'Authority - stanno già progettando lo spostamento in sicurezza della struttura, in linea con le tempistiche dettate dalle decisioni degli organi inquirenti. Questo al fine di ristabilire velocemente l'utilizzo della parte a mare, necessaria per non bloccare l'attività dei cantieri della darsena".

Marco Magi