Una cittadina di medie dimensioni tutta in pensione. Il numero degli spezzini che hanno concluso l’attività professionale si assesta infatti sulle 63mila unità, il 50,8% delle quali appartenente al sesso femminile. Come se tutta la popolazione residente a Castellamare di Stabia oppure a Cosenza si ritrovasse a riposo dopo anni di lavoro.
Il dato provinciale è invece questo: una popolazione complessiva di 215mila abitanti, 155mila dei quali concentrati nella fascia fino a 64 anni. La prevalenza maschile è superiore proprio fino ai 64 anni, poi le donne superano i maschi nella fascia tra i 65 e 79 anni (20mila contro 18mila) e arrivano quasi a doppiarli tra gli over 80: 13 mila donne e 8 mila uomini.
Questo dato però comporta anche una problematica di carattere economico. "Le donne anziane che restano sole – spiegano dal sindacato Cgil – spesso devono fare i conti con il solo introito derivante dalla pensione di reversibilità del marito, per altro non piena. Quindi senza una propria copertura pensionistica si possono creare grossi problemi al limite della povertà".
L’importo medio annuo è di 24mila euro (superiore alla media regionale che è di 23.400 euro), suddivisi per il 50,8% tra le donne (importo medio 19.845 euro) e per il restante 49,2% tra gli uomini (importo 28.38 euro, la differenza tra i generi è quindi di 8.536 euro). Rispetto al 2018 il numero dei pensionati è calato di 1.923 unità, pari al 3%. Il confronto con l’anno precedente (2022) vede il numero dei pensionati calare solamente di 16 unità (-0,03%).
Una provincia che invecchia ma anche che punta altrove e abbandona la propria terra. Dal 2018 al 2023 sono stati registrati tra i 5.300 e i 5.800 trasferimenti di residenza. La grande maggioranza dei quali avviene all’interno di un altro comune della stessa provincia (tra il 52 ed il 56% del totale), ma spicca il dato del trasferimento all’estero. In cinque anni sono stati 1.132 i giovani al di sotto dei 40 anni che si sono trasferiti oltre confine.
I giovani emigrati spezzini verso l’estero rappresentano, comunque, poco meno del 10% del totale regionale. I giovani spezzini che si sono trasferiti in altre regioni d’Italia tra il 2018 ed il 2023 sono stati 7.040 su un totale di 12.479 persone (56,4% del totale); nel 2023 sono stati 1.069 su un totale di 1.938 con un’incidenza del 55,2%, ma nel 2018 furono 1.188 su un totale di 1.987 emigrati verso altre regioni (59,8%). In questo caso il peso degli emigrati spezzini verso le altre regioni italiane rappresenta il 23,3% del totale regionale (quasi 1 su 4).
Ma quali sono i Comuni più anziani della provincia della Spezia? Le percentuali degli over 65 più alte sono quelle registrate a Riomaggiore (38,4%) e a Lerici (35,4%), territori sul cui potere di attrattiva potrebbe incidere anche l’aspetto della bellezza territoriale, e quindi la scelta di proprietari di seconde case di trasferirsi una volta raggiunta l’età della pensione. Al secondo posto nella graduatoria spicca il 36,2% di Sesta Godano.
Tra gli over 80 il primo comune spezzino resta Sesta Godano con una percentuale del 14,3%. A seguire ancora Lerici 12,4%, Riomaggiore 12,1% e Levanto 11,6%. Il minor numero di over ottantenni si registra invece a Santo Stefano Magra (7.5 %) seguito da Riccò del Golfo (8.4%) e Bolano (9,1%). Da evidenziare, sempre a proposito della distribuzione degli ultraottantenni i casi di Spezia (9,8%), Arcola (9,3%), Ameglia (18,8%); Luni (9,3%); Sarzana (9,2%); Brugnato (9,9%).
I centenari in provincia sono 142: e prevalgono ancora le donne, 126 contro 16 uomini. La percentuale più alta di stranieri si registra ovviamente nella città capoluogo. Alla Spezia infatti gli stranieri sono il 14,3% del totale della popolazione, mentre il dato più basso è a Sesta Godano (4,4%) davanti a Riomaggiore (5,2%) e a Luni (5,3%). I dati sono stati elaborati dall’Ufficio economico Cgil Genova e Liguria.
Massimo Merluzzi