E’ precipitato dall’altezza di quasi dieci metri piombando sul pavimento all’interno di un’officina meccanica in quel momento vuota. L’ennesima tragedia sul lavoro è successa in un’area artigianale in località Lagoscuro, al confine tra varie amministrazioni ma ricadente nel Comune di Vezzano Ligure. Una zona di lavoro costruita negli anni Ottanta caratterizzata da lunghi “treni“ di capannoni all’interno dei quali si susseguono diverse attività artigianali e di deposito delle merci.
Ieri mattina Mehmet Xibraku operaio di una ditta edile spezzina di 67 anni di origini albanesi ma da diverso tempo residente a Spezia è precipitato dal tetto che ha improvvisamente ceduto. Era salito da una scala esterna e stava verificando insieme a un collega eventuali danni che da qualche tempo stavano provocando le infiltrazioni di acqua piovana. Il proprietario dello stabile, dopo la pioggia dei giorni scorsi che ha rilanciato il problema, aveva chiesto un sopralluogo per quantificare il lavoro da svolgere. All’improvviso, intorno alle 8, il tetto sul quale stavano camminando si è improvvisamente aperto come una botola e il 67enne è precipitano all’interno di un magazzino di un’officina meccanica, forse sbattendo anche la testa contro qualche macchinario.
In quel momento non era presente nessun operaio. Il collega che lo ha visto sparire davanti ai suoi occhi ha gridato con tutto il fiato e chiesto disperatamente aiuto attirando l’attenzione di altri lavoratori delle aziende confinanti che hanno avvisato il titolare del magazzino, in quel momento in un ufficio poco distante. Quando è arrivato di corsa e ha aperto la porta del capannone si è trovato davanti una scena straziante. Il povero Xibraku era a terra coperto di sangue in condizioni disperate. Sono intervenuti il personale medico del 118 della Spezia e i militi della Pubblica Assistenza di Ceparana, oltre ai carabinieri della stazione di Vezzano Ligure, i colleghi del nucleo ispettorato del lavoro e i tecnici della sicurezza sugli ambienti del lavoro dell’Asl5. I lunghi tentativi di rianimarlo sono stati purtroppo inutili.
I carabinieri hanno ascoltato il collega della vittima, visibilmente provato dalla tragedia, che ha raccontato il motivo della loro presenza sul tetto. Non stavano realmente prestando servizio, ma di fatto controllando quello che potrebbe diventare una commessa di lavoro. Il personnale di controllo ha poi richiesto l’intervento di un mezzo con carrello sollevatore per poter verificare dall’alto le condizioni del tetto.
Un tecnico dello Psal (prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro) di Asl5 è salito dentro in cestello per verificare dal cornicione le condizioni della copertura. Tutti elementi che finiranno nel fascicolo di apertura delle indagini coordinate dal sostituto procuratore spezzino Alessandra Conforti che ha poi concesso il via libera alla rimozione del corpo per il trasporto all’obitorio dell’ospedale Sant’Andrea.
Mehmet Xibraku era un lavoratore molto esperto, arrivato da anni a Spezia dove ha costruito la sua bella famiglia. Lascia la moglie e la figlia che è stata informata della tragedia dal collega del padre che le ha spiegato tra le lacrime ciò che era appena accaduto.
Massimo Merluzzi