La svolta della ’Landini’. Un’impresa in... tandem

Piena e condivisa soddisfazione del duo tecnico per la promozione alla Serie C .

La svolta della ’Landini’. Un’impresa in... tandem

La svolta della ’Landini’. Un’impresa in... tandem

Attenti a quei due. No, calma, qui non c’è nessuna Operazione Costa Brava. Non c’è Roger Moore e nemmeno l’altrettanto compianto Tony Curtis. Loro sono "solo" Gabriele Ricci e Maurizio Bertelà. Ovvero il duo che fa da braccio tecnico di quella svolta impressa alla Landini Lerici dall’avvento alla presidenza di Alberto Bodini e, allargando lo sguardo a quello che è tutto il progetto come noto coinvolgente altre tre società dal Sarzana all’Arcola passando per la Papini Sp, trattasi del tandem che funge da asse tecnico portante della Golfo dei Poeti. Ad ogni modo, se si vuol parlare della Gino Landini, inutile chiedersi chi sia il vero allenatore. Di solito in piedi c’è Ricci. Si sbraccia, alza la voce, chiama appresso il tale giocatore. Faccio tutto me e potrebbe anche starci. Se però lì dietro Bertelà s’alza e gli s’avvicina, Raffaele sembra farsi quasi ossequioso. Se poi Maurizio gli sussurra qualcosa ci sta pure che cambi radicalmente il match. Comunque sia, va bene, c’è la recentissima promozione dalla Divisione Regionale 1 ligure maschile (ex Serie D) alla Serie C a testimoniarlo. Eccola, all’indomani dell’impresa, la premiata coppia.

Meta raggiunta e soddisfazione piena?

Bertelà: "Più che soddisfatti. Davvero molto bello essere adesso al piano di sopra. Tanto più se a coronamento di un bellissimo percorso com’è stato".

Ricci: "L’obiettivo centrato è il giusto premio a un gruppo a dir poco encomiabile. ’Finalissima’ al meglio dei cinque incontri vinta con tutta legittimità. Lasciata sul campo la prima gara di finale coi chiavaresi, abbiamo avuto la forza di reagire conquistando il pareggio sempre in casa loro, poi siamo passati in vantaggio di slancio sul nostro parquet. Più complicata la quarta partita di cui però siamo stati bravi a trovare la chiave nel frangente decisivo".

Merito più di Bertelà oppure di Ricci?

Bertelà: "Il merito è di tutti. Magari a cominciare dalla squadra. Abbiamo sudato e lottato tutta la stagione cestistica per arrivare a vincere quella che è stata l’ultima partita, quella decisiva della finale con l’Aurora Chiavari, a Montepertico. Il traguardo testimonia che abbiamo lavorato veramente bene e raccolto di conseguenza".

Ricci: "I meritevoli e giustamente premiati sono probabilmente prima di tutto i ragazzi. Irreprensibili durante tutta la stagione sportiva, in finale sono stati sopraffatti specie sul piano fisico nel primo confronto, però ripeto hanno risposto per le rime nel secondo, Infine sono venuti fuori nella loro superiorità, seppur con modalità diversa, nelle ultime due gare. Travolgenti nella prima. Reattivi al momento topico nella seconda".

Chi ben comincia è a metà dell’opera, o il buongiorno si vede dal mattino, o se no l’appetito vien mangiando: quale preferire?

Bertelà: "A parte scherzi personalmente credo che se il progetto Golfo dei Poeti ha appena un anno di vita, di più oggi come oggi non si poteva pretendere, a guardarla sul medio-lungo termine non si dovrebbe che essere ottimisti. Posto che è tassativo continuare a lavorare a questa stregua".

Ricci: "Credo che la serietà, l’impegno e l’intensità con cui questa Landini ha perseguito e meritatamente raggiunto lo scopo finale, possa rendere l’idea del modo con cui su scala più larga si lavora in tutta la Golfo. Bisogna proseguire su questa strada".