La collaborazione allarga l’orizzonte. Nella joint venture tra Leonardo e i tedeschi della Rheinmetall si è inserito anche Idv, il marchio di Iveco Group che ha sottoscritto un accordo preliminare proprio con Leonardo per forniture nel settore della difesa. Idv, specializzato nella produzione di mezzi sia per la difesa che la protezione civile, ha firmato preliminare con l’azienda leader mondiale nei settori aerospazio, difesa e sicurezza, per garantire la fornitura di componenti funzionali. Inserendosi così nell’accordo stipulato qualche settimana fa tra Leonardo e Rheinmetall che prevede la produzione del carro armato KF-51 Panther e il veicolo cingolato da combattimento Lynx per l’Esercito Italiano. La partecipazione di IDV sarà compresa tra il 12 e il 15% delle attività totali dell’accordo che prevede lo sviluppo e la produzione di veicoli cingolati da combattimento terrestri per l’Esercito italiano. Idv può vantare competenza e esperienza sviluppate nai sistemi avanzati di propulsione e trasmissione per veicoli militari alle tecnologie di protezione altamente specializzate. L’accordo appena firmato permetterà al marchio di continuare comunque a contribuire allo sviluppo di veicoli per la difesa e la protezione civile nel rispetto del portafoglio ordini che soltanto nel 2023 ha superato i 4 miliardi di euro.
Iveco rappresenta la storica del paese nella produzione di veicoli commerciali pesanti, medi e leggeri si industriali che nel trasporto urbano, mezzi da lavoro per cave e cantieri oltre a quelli per la difesa e in dotazione alla Protezione Civile. Si tratta dunque di un nuovo importante tassello nell’area produttiva di Leonardo che grazie alla joint venture tra Leonardo e Rheinmetall si è posta l’obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. Le società saranno azioniste paritarie della nuova Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (Lrmv), che avrà sede legale a Roma e sede operativa a Spezia. La ripartizione del lavoro concordata prevede il 60% delle attività da svolgere in Italia, incluso integrazione, test di omologazione, attività di consegna e supporto logistico. Il perfezionamento degli accordi e la costituzione della società dovrebbero arrivare entro la fine di dicembre.
Massimo Merluzzi