La tragedia di Stefano. Indagati padre e figlio. Passi avanti nelle indagini

La Procura di Reggio ha aperto il fascicolo per concorso in omicidio volontario. Martedì verrà eseguita all’ospedale di Parma l’autopsia sul corpo di Daveti .

La tragedia di Stefano. Indagati padre e figlio. Passi avanti nelle indagini

La tragedia di Stefano. Indagati padre e figlio. Passi avanti nelle indagini

Il quadro degli elementi inizia a comporsi con nuovi tasselli. Ci sono infatti due indagati per l’aggressione che ha portato alla morte di Stefano Daveti, lo spezzino sessantenne morto dopo giorni di agonia all’ospedale Maggiore di Parma dove è stato trasportato in condizioni disperate a causa delle lesioni riportate alla testa. L’uomo era stato aggredito all’interno della sua abitazione a Morsiano, un paese di Villa Minozzo in Provincia di Reggio Emilia dove risiedeva da una decina d’anni. Sul registro degli indagati della Procura di Reggio figurano iscritti due uomini, padre e figlio, per rispondere di concorso in omicidio volontario. Dovranno chiarire il coinvolgimento nell’aggressione con una spranga, con la quale Stefano è stato letteralmente massacrato. La famiglia della vittima, i fratelli Renzo e Andrea, si sono rivolti all’avvocato del foro spezzino Andrea Lazzoni (in foto) che deciderà se nominare un perito di parte per assistere all’autopsia fissata martedì all’ospedale di Parma. La tragedia ha scosso la città dove Stefano era conosciuto e ancora ricordato. Aveva deciso, dopo gli anni di insegnmento negli istituti superiori, di abbandonare la didattica per dedicarsi alla sua passione: l’arte. Una strada che lo ha portato a cercare la serenità in un casolare a Villa Minozzo trovando invece una morte violenta.

Massimo Merluzzi