REDAZIONE LA SPEZIA

La truffa del finto incidente. Tenta di raggirare due anziani. Coppia arrestata dai carabinieri

Si erano spacciati per maresciallo e avvocato: sono finiti in manette dopo aver ritirato il bottino. I due pensionati non hanno creduto al racconto dei malviventi e hanno chiamato il 112.

Carabinieri in prima linea contro le truffe agli anziani (. foto di repertorio

Carabinieri in prima linea contro le truffe agli anziani (. foto di repertorio

LA SPEZIA

Il modus operandi è sempre lo stesso: un finto maresciallo, un falso avvocato, e la ’solita’ richiesta di denaro ai malcapitati anziani per evitare ai figli l’arresto a seguito di un incidente. C’è purtroppo chi ci casca, e chi invece non abbocca e fa arrestare i truffatori. È il caso di una coppia di pensionati residente di città, che non solo non è caduta nel raggiro, ma è riuscita a bloccare sul nascere i propositi truffaldini di due malviventi – un uomo di 49 anni e una donna di 31, entrambi campani – che sono finiti in manette grazie all’intervento dei carabinieri, allertati proprio dagli anziani. L’episodio è avvenuto venerdì attorno alle 17, quando la famiglia spezzina ha ricevuto una telefonata da parte di un fantomatico maresciallo dei carabinieri e di un sedicente avvocato, i quali senza mezzi termini hanno affermato che il figlio della coppia era stato coinvolto in un grave incidente stradale e, proprio per questo motivo, era stato trattenuto in caserma. Da qui, la richiesta di denaro da parte dei truffatori, che informavano la coppia di pensionati che sarebbero stati necessari oltre ottomila euro – ovviamente in contanti – per evitare che il congiunto finisse in galera. La coppia di anziani però ha capito immediatamente che si trattava di un tentativo di truffa.

Così, non ci ha pensato due volte e ha chiamato i carabinieri. Sul posto, in pochi minuti, è arrivata una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile che, dopo aver raccolto le prime informazioni dalle potenziali vittime, si è appostava all’esterno dell’edificio per attendere l’arrivo dei truffatori. Cosa che si è compiuta qualche decina di minuti dopo. La donna, che in precedenza si era qualificata come avvocato, si è presentava alla porta dell’abitazione della famiglia, ricevendo come concordato dei monili e dei contanti. Per la donna neanche il tempo di mettere le mani sul bottino: il finto avvocato è stato immediatamente fermato, al pari del complice che, ignaro di tutto, attendeva la donna su un’utilitaria parcheggiata a pochi metri dal portone della palazzina. I due arrestati, nella mattinata di ieri sono comparsi davanti al giudice del tribunale della Spezia per il rito direttissimo.

mat.mar.