Lacrime e poesie in collina. L’addio a Stefano Daveti

Con una cerimonia molto intima lo spezzino è stato salutato a Villa Minozzo. Tra i presenti, oltre a familiari e amici della vittima, anche il sindaco del paese .

Lacrime e poesie in collina. L’addio a Stefano Daveti

Lacrime e poesie in collina. L’addio a Stefano Daveti

L’abbraccio della comunità a Stefano Daveti. Una cerimonia semplice ma molto sentita, alla presenza dei famigliari e alcuni amici oltre che rappresentanti locali e il sindaco, ha salutato ieri mattina a Villa Minozzo lo spezzino Stefano Daveti morto dopo la violenta aggressione subìta nella sua abitazione di Morsiano in Provincia di Reggio Emilia. Dopo la fiaccolata che si è svolta lunedì scorso nel quartiere del Favaro, dove Stefano aveva abitato ed era ancora molto conosciuto, ieri c’è stato l’addio nella località dove abitava da anni. Pur di trasferirsi in collina aveva deciso di abbandonare il suo ruolo di docente di storia dell’arte e trasferirsi in quella che avrebbe dovuto essere un’oasi di pace. E invece ha trovato la morte. Stefano, 63 anni, è stato massacrato all’interno della sua abitazione a colpit di spranga, probabilmente un paletto da impalcatura utilizzato nell’edilizia. e dopo tre giorni di agonia è deceduto senza mai più riprendere conoscenza all’ospedale Maggiore di Parma. Nei giorni scorsi è stata eseguita l’autopsia all’ospedale di Modena. La Procura di Reggio Emilia ha iscritto nel registo degli indagati, con l’accusa di omicidio, padre e figlio che risiedono nello stesso paese. Domani intanto entra sulla scena dell’aggressione il gruppo del Ris di Parma. I carabinieri specializzati cristallizzeranno la scena cercando reperti utili a capire le dinamiche dell’aggressione. La casa era stata posta immediatamente sotto sequestro al momento del trasporto in ospedale di Stefano Daveti quindi il reparto dell’Arma potrà trovare elementi utili all’indagine.