L’allarme della Venere: "Attività a rischio"

Il Tribunale amministrativo regionale ligure deciderà sulla revoca della concessione demaniale a Lerici, con preoccupazioni per la borgata Venere Azzurra e il Palio del centenario.

L’allarme della Venere: "Attività a rischio"

I borgatari della Venere Azzurra impegnati lo scorso agosto nella sfilata del venerdì sera. Da mesi è in atto un braccio di ferro con il Comune sui locali

Si terrà il 9 novembre l’udienza al Tribunale amministrativo regionale ligure, chiamato a decidere sulla validità della revoca della concessione demaniale emessa dal Comune di Lerici all’indirizzo della borgata Venere Azzurra, con il conseguente rilascio dei locali della piccola sede storica, cuore della borgata da più di settanta anni. Lo stesso Tar aveva già accolto, lo scorso mese di maggio, l’istanza cautelare di sospensione dell’atto, che intimava lo sfratto entro 15 giorni dalla sua ricezione. Ora, si attende la decisione definitiva dei giudici. "Attendiamo con fiducia la decisione del Tar – spiega il direttivo della borgata Venere Azzurra – che speriamo, metta fine a questa dolorosa vicenda che da mesi si protrae, incidendo sull’attività e sul morale dei nostri atleti. Loro, nonostante tutto, con impegno e sacrificio hanno ottenuto ottimi risultati, partecipando anche a competizioni di livello nazionale".

Un rammarico, ma anche un allarme: quello di non riuscire, per il Palio del centenario, di non riuscire a mettere le barche in acqua. "Avremmo preferito destinare le risorse economiche impiegate per avere giustizia, per migliorare l’attività dei nostri ragazzi. C’è il rischio che la borgata, il prossimo anno, non riesca a mettere le barche in acqua – fa sapere il direttivo della borgata –. L’amministrazione lericina si è aggiudicata il triste primato, in tanti anni di Palio, di essere stata la prima ad aver sfrattato una borgata dalla sua sede storica. Ora speriamo davvero che la giustizia faccia il suo corso".