L’anima sprugolina del nuovo Spezia. Vignali e Cassata suonano la carica

L’esempio dei ragazzi cresciuti con la maglia bianca sul cuore è una garanzia per tenere alto l’umore di squadra e tifoseria

Si riparte dal senso di appartenenza, dalla spezzinità, dall’orgoglio della maglia bianca, dal gioiello del "Picco" dai tifosi che, quasi a scatola chiusa, hanno sottoscritto oltre 3600 abbonamenti. E da una squadra, capitanata da un grande allenatore-uomo qual è Luca D’Angelo, che incarna alla perfezione i valori della tenacia e della combattività propri della gente spezzina. Lo Spezia pur nelle acque agitate di mezza estate conseguenti al divorzio inaspettato con Macia e alle voci, mai smentite dal club, sulla cessione societaria, pare già avere i crismi tipici di una squadra di Serie B in grado di poter ben figurare. Anche perché si è creata, nel finale dello scorso campionato, un’alchimia importante con l’ambiente sportivo, un connubio determinante per la salvezza, che potrebbe fare la differenza anche nell’imminente futuro. La notte magica del 10 maggio, con lo spettacolo di folla in estasi a trascinare i bianchi a una storica vittoria contro il Venezia è il punto di partenza dal quale trarre forza e stimoli vincenti per conquistare nuove imprese. Uomini, donne, bambini sono ‘scesi in campo’ con la loro passione straordinaria e il loro immancabile coraggio perché hanno visto nei protagonisti quei valori di audacia garibaldina, combattività a oltranza e attaccamento ai colori sociali che fanno parte del dna spezzino. In tal senso, le dichiarazioni dello spezzino doc Luca Vignali, oltre 150 presenze in maglia bianca, sono musica per le orecchie dei tifosi. "La scelta di tornare a Spezia è stata molto semplice, è chiaro a tutti quanto io sia legato al club bianco, quando è arrivata la chiamata non ci ho pensato un attimo ad accettare". Non propriamente una scelta scontata se è vero che Vignali era al Como, in piena corsa per la Serie A e lo Spezia con un piede in Serie C. "Io e Cassata siamo spezzini - ha continuato Vignali e cerchiamo di trasmettere i valori della maglia bianca, ovvero dare sempre il massimo". Parole e fatti di cui la gente si nutre, ricambiando con una riconoscenza profusa che ha un valore inestimabile, ben più importante dei soldi e della carriera. Concetti ripresi dallo stesso Francesco Cassata, vice capitano insieme a Bandinelli: "Indossare la maglia bianca nella scorsa stagione è stata un’emozione fortissima e bellissima. Per quanto mi riguarda il senso di appartenenza è molto sentito, per chi è nato a Spezia indossare la maglia bianca è la spinta a dare sempre qualcosa di più". A Spezia, i tifosi hanno bisogno di questo. Standing ovation che è giusto tributare anche al novello capitano Petko Hristov che ha dimostrato un attaccamento non comune alla città, alla sua gente e allo Spezia.

Fabio Bernardini