
L’attaccante italo-peruviano Gianluca Lapadula
Un valore aggiunto per lo Spezia. Per l’esperto attaccante Gianluca Lapadula parlano i suoi 187 gol realizzati in carriera (59 in serie B e 22 assist in 106 partite, con l’aggiunta di nove gol in dodici partite di playoff) ma, soprattutto, la sua voglia di dare tutto per la casacca che indossa. Se è vero che il bomber italo-peruviano, impegnato in queste ore con la Nazionale del Perù, nelle sei partite disputate con la maglia bianca non è mai andato in gol, è altrettanto innegabile che, a poco a poco, stia entrando nei meccanismi e nei movimenti pre confezionati della squadra. Lo attesta l’ottima prestazione fornita contro il Pisa, allorquando ha messo del suo in due dei tre gol siglati dallo Spezia, procurandosi intelligentemente la punizione, alla fine del primo tempo, realizzata da Salvatore Esposito e, nella ripresa, deviando con un colpo di testa magistrale la sfera sui piedi di Reca a propiziare il terzo gol di Wisniewski. Innegabili alcuni sui errori di misura nei match contro il Cittadella, il Catanzaro con quel colpo di tacco terminato sul fondo e il Cesena con il rigore malamente sbagliato, ma è altrettanto inconfutabile l’impegno massimale che Lapadula sta profondendo in ogni gara, con umiltà, senza ergersi a protagonista in funzione del suo passato prestigioso. Gli errori tecnici, al pari delle pregevolezze, fanno parte dell’attività di ogni calciatore, anche di atleti più blasonati di Lapadula. Ha ragione mister D’Angelo quando afferma che è capitato anche a Maradona di sbagliare un calcio di rigore, non si deve pertanto eccedere nelle critiche per il pur grave errore commesso dal bomber aquilotto, quanto piuttosto sostenerlo nel prosieguo. "Mi manca il gol –ha affermato il numero dieci aquilotto – per me è ossigeno, è vita". Gol che, stando a ciò che afferma Lapadula, arriveranno per mezzo del lavoro, dell’impegno e della dedizione alla causa comune. Un progetto aquilotto che il bomber italo-peruviano ha sposato in toto non solo a parole ma con i fatti, lo attesta il dispiacere evidente che lo ha pervaso subito dopo il rigore parato da Pissari e, ancor di più, la rabbia esplosa con i pugni alle pareti della panchina, con la canotta sul volto per nascondere il rammarico. Chi era a Cesena ha notato tutto questo. Se è vero che il rigore sbagliato è costato la mancata vittoria, Lapadula potrebbe risultare decisivo in questo rush finale di campionato, emulando un po’ il percorso fatto a Cagliari. Anche in terra sarda, sulle prime, ci fu chi storse la bocca perché nelle prime dieci partite, nel campionato di Serie B 2022-23, andò in rete in una sola occasione, sbagliando anche un calcio di rigore decisivo contro la Spal, ma dall’undicesima giornata l’attaccante esplose a suon di gol, mettendo a referto, a fine campionato, ben 21 reti nella regular season, con l’aggiunta di quattro reti nelle cinque gare playoff.
Fabio Bernardini