FABIO BERNARDINI
Cronaca

Lapadula inoffensivo. Gara da dimenticare per l’arbitro Pezzuto

CHICHIZOLA 6,5: un tiro e un gol, ma senza colpe. Bravo a parare il rasoterra di Zaro. BERTOLA 5,5: circoscrive...

CHICHIZOLA 6,5: un tiro e un gol, ma senza colpe. Bravo a parare il rasoterra di Zaro.

BERTOLA 5,5: circoscrive discretamente bene il raggio di azione di Caso, ma si perde Defrel. Ammonito, sarà squalificato.

HRISTOV 7: consueto baluardo, è provvidenziale un suo anticipo in scivolata ad anticipare Defrel

WISNIEWSKI 6,5: bravo nelle chiusure e nelle diagonali, qualche licenza di troppo in uscita.

VIGNALI 6,5: un’arma in più per duttilità e spirito di sacrificio in ripiegamento (84’ COLAK 6: smarca alla grande Kouda).

CASSATA 6,5: a tratti va quasi in marcatura a uomo su Santoro inibendogli le giocate (61’ DEGLI INNOCENTI 6: si cala nel clima da battaglia, senza eccellere).

ESPOSITO S. 6,5: giostra la manovra aquilotta a occhi chiusi. Ci prova, senza esito, con due punizioni.

BANDINELLI 7: in gran spolvero, si trova a meraviglia con Reca, geniale lo spunto in profondità che innesta l’azione vincente di Pio (61’ KOUDA 5,5: imprecisione e sfortuna in quel tiro salvato sulla linea da Zaro).

RECA 7: ottima intraprendenza nonostante la verve de Beyuku, colleziona l’assist vincente per Pio (84’ AURELIO s.v.).

ESPOSITO P. 7,5: imprecazioni a non finire per l’ennesimo palo, il 17° per lo Spezia, esultanza straripante dei 1300 al seguito per la sua deviazione vincente che vale il tredicesimo centro stagionale.

LAPADULA 5,5: si danna l’anima in lungo e in largo ma non va mai al tiro e per uno con il suo pedegree non è cosa da poco (72’ FALCINELLI 6: sfiora il gol dell’ex all’ultimo secondo)

ALL. D’ANGELO 6,5: un peccato il mancato successo, un po’ per imprecisione, specie sul gol subito, un po’ per sfortuna.

ARBITRO PEZZUTO 5: direzione di gara da dimenticare: grazia Beyuku dall’espulsione, recriminazioni da sponda bianca per due rigori apparsi abbastanza netti su Pio e Lapadula, ammonisce Vignali per un intervento sul pallone.

Fabio Bernardini