
Attività nautiche, il Parco punta a un nuovo regolamento. Carozza: "Quest’anno proseguire con le deroghe"
Il Tar che ha ’impallinato’ buona parte del disciplinare integrativo 2024 per l’esercizio dell’attività di locazione e noleggio di unità da diporto nell’Area marina protetta, un regime di proroga che al momento non offre certezze agli operatori, una stagione destinata fra pochissime settimane a entrare nel vivo. Una situazione ingarbugliata, quella cui deve far fronte il Parco nazionale delle Cinque terre, uscito sconfitto dalla battaglia giudiziaria avviata da una quindicina di imprese contro il disciplinare integrativo. La sentenza del Tar di due settimane fa – con i giudici che dichiarato illegittimo il disciplinare integrativo nella parte in cui il Parco aveva subordinato il rilascio delle autorizzazioni alla sottoscrizione di un protocollo tecnico che obbliga le aziende a modificare l’alimentazione delle proprie barche, da endotermica a elettrica – ha fatto da apripista ad altre sentenze analoghe. "Le amministrazioni non hanno indicato alcuna ragione che potrebbe eventualmente giustificare l’evidente disparità di trattamento così introdotta, comportante la possibilità di navigare in modalità endotermica nell’ambito dell’Area marina fino al completamento delle infrastrutture per la ricarica dei motori elettrici, da parte dei soli titolari di concessione all’ormeggio presso le marine delle Cinque Terre" spiegano i giudici.
Il Parco, secondo quanto raccolto da La Nazione, alla luce delle sentenze avrebbe deciso di agire nel breve periodo lungo due binari: l’ente di Manarola ha intenzione di impugnare al Consiglio di stato le sentenze del Tar, per cercare di far valere le proprie ragioni; in parallelo, all’inizio della prossima settimana dovrebbe essere pubblicato un nuovo disciplinare, già approvato dal ministero dell’Ambiente, a carattere ’transitorio’. Sulla base dell’attuale regolamento dell’Area marina protetta e del nuovo disciplinare, l’ente guidato da Lorenzo Viviani (nella foto in alto) lancerà una manifestazione di interesse rivolta alle imprese finalizzata al rilascio delle autorizzazioni. Accanto alle soluzioni immediate pensate per evitare disagi in vista della nuova stagione turistica, il Parco starebbe però pensando concretamente di rimettere mano al regolamento per l’Area marina protetta in vista del prossimo anno. Di certo, si aprirà a breve un confronto con le stesse imprese. Sul tema interviene Nicola Carozza, vicedirettore Confartigianato, per il quale "al netto delle vicende giudiziarie tra operatori e Parco riferibili all’anno scorso, il nostro auspicio, in piena sintonia con le iniziative intraprese dal presidente Viviani, è che sia possibile per quest’anno proseguire la stagione con le autorizzazioni in deroga rilasciate dal Parco ai primi di aprile. Non c’è tempo a nostro avviso per un nuovo bando. Per il futuro auspichiamo un dialogo aperto con il Parco per trovare nei Disciplinari e nel nuovo Regolamento sintesi larghe che permettano di salvaguardare l’ambiente e nello stesso tempo quei giovani che hanno deciso di vivere lavorando nell’Area marina protetta. Un lavoro delicato che da un lato aiuta il Parco permettendone ai turisti la fruibilità delle bellezze naturalistiche ma che dall’altro, ne siamo ben consci, necessità di limiti e regole".
Matteo Marcello