Lavoratori come fantasmi. Senza servizi e sostegno

Nel mirino del Partito Democratico l’assenza di tutela e politiche di integrazione. La cantieristica navale il principale settore messo sotto la lente del controllo .

Lavoratori come fantasmi. Senza servizi e sostegno

Lavoratori come fantasmi. Senza servizi e sostegno

I fantasmi dei cantieri. Sono almeno duemila a Spezia i lavoratori, in particolare stranieri, costretti a condizioni lavorative, economiche e sociali da realtà anni ’50. Oltre ai contratti di lavoro al ribasso e alla sicurezza quello che emerge dalla lente posta sul problema dal Partito Democratco spezzino e dall’interrogazione presentata dall’onorevole Andrea Orlando, è lo status di invisibili una volta dismessi i panni di operai. Troppe difficoltà, dai trasporti insufficienti, alle abitazioni suddivise tra dieci inquilini per ridurre i costi, alla mancanza di integrazione sociale senza punti di riferimento istituzionali. Un tema rilanciato dai consiglieri comunali del Pd supportati dall’onorevole Andrea Orlando e dal consigliere regionale Davide Natale e portato lunedì in consiglio. "Il problema è sociale – hanno spiegato – e riguarda soprattutto il mondo della nautica. Quella del Miglio Blu che tanto fa piacere ricordare alla nostra amministrazione comunale come un fiore all’occhiello nazionale. Eppure spesso i lavoratori diretti costituiscono una parte minoritaria rispetto alla forza lavoro che quotidianamente opera all’intrno dei cantieri. La divaricazione contrattuale, addirittura la paga globale sono fenomeni che sono stati denunciati dai sindacati e spesso anche dagli stessi lavoratori. Senza sottovalutare il problema sociale di famiglie costrette a vivere in condizioni precarie e proprio nei giorni scorsi anche Confcommercio ha chiesto a gran voce un piano casa". Altrettanto duro l’intervento dell’onorevole Andrea Orlando. "Addirittura negli anni del dopo guerra – ha ricordato – quelli che nelle aziende venivano definiti i padroni, si preoccupavano di garantire alla forza lavoro un alloggio. Stupisce però che aziende partecipate dello Stato come Fincantieri non inquadrino la problematica. Per questo chiederà al Governo che nelle gare per commesse del Ministero della difesa il ricorso agli appalti sia contenuto e comunque valgano le stesse regole tra il primo appaltatore e quelli successivi". E’ il momento della rivalutazione del concetto del lavoro come riscatto sociale, come ricordato dal segretario regionale Davide Natale, ma in certi casi anche soltanto andare e tornare dai cantieri rappresenta un ostacolo legato alla mancanza di mezzi pubblici.

Massimo Merluzzi