Le Cinque Terre viste da Signorini: "Meraviglie in realtà aumentata"

Venti visori da oggi al Castello di Riomaggiore per rivivere l’esperienza di Telemaco, macchiaiolo di metà 800

Le Cinque Terre viste da Signorini: "Meraviglie in realtà aumentata"

Le Cinque Terre viste da Signorini: "Meraviglie in realtà aumentata"

Sette minuti durante i quali si potrà entrare completamente in contatto, rimanendone avvolti e catturati, con i paesaggi delle Cinque Terre, affascinati dall’opera dell’uomo che li ha modellati. Al Castello di Riomaggiore si dà oggi ufficialmente il via – con vernissage alle 18.30 – al nuovo e innovativo percorso museale permanente: “Riomaggiore, visione e bellezza: da Telemaco Signorini ad oggi - Vr experience“. "Un’altra alternativa al turismo mordi e fuggi, per creare un rapporto più profondo e duraturo con chi, da tutto il mondo, sceglie di venire qui", sottolinea il sindaco Fabrizia Pecunia.

Un viaggio coinvolgente a Riomaggiore e Manarola, reso possibile da 20 visori hi-tech, in cui la realtà e le opere di Telemaco Signorini, tra i principali esponenti dei Macchiaioli italiani, si sovrappongono e si fondono per far rivivere la sorpresa e l’emozione dei paesaggi lucenti che ammirò l’artista quando scoprì le Cinque Terre nel 1860, e da allora al centro della sua opera.

Questa virtual reality experience accompagna i visitatori, attraverso la voce narrante di Telemaco Signorini, nei luoghi più cari all’artista e tra gli scorci che divennero i soggetti di alcune delle sue opere più importanti – Veduta di Riomaggiore dal santuario di Montenero, Riomaggiore, Il rio a Riomaggiore, Tetti a Riomaggiore – come erano allora e come sono oggi. Ed è un risveglio dei sensi, quello che sperimenta il pubblico, lo stesso che Signorini testimoniò allora di aver provato, giungendo a Riomaggiore per la prima volta. Con il visore sul volto, immersi nelle immagini a 360 gradi, si ripercorrono i passi dell’artista: si guarda il panorama aperto e infinito dal santuario della Madonna di Montenero; si scende dalla via Granda e si arriva, attraversando i carrugi, alla Marina; si sale sulla via della Beccara, gradino per gradino, per ammirare dall’alto l’anfiteatro di terrazzamenti di Manarola.

Sarà dunque sempre disponibile, tutti i giorni, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 19, in italiano, inglese, spagnolo, francese e tedesco al prezzo di 4 euro (2 con la carta del turista), comprensivo di ingresso al Castello di Riomaggiore. Chi ha realizzato il progetto, la cooperativa Manario 2002 (con il contributo del Comune), ha cercato di portare i visitatori a scoprire l’essenza della bellezza di quei luoghi. Non soltanto l’osservazione di paesaggi di cartolina, ma sottolineando il profondo legame che c’è tra quelle colline a strapiombo sul mare e il lavoro svolto nei secoli dagli abitanti, capaci di sagomare la natura. "E abbiamo scelto Telemaco Signorini – spiega la presidente Marina Mangano –, forse il primo ad essersene innamorato, come testimone di questa meraviglia". Marco Magi