Continua con una conferenza il ’Festival tra Schönberg e Dallapiccola’ promosso dal conservatorio Puccini della Spezia, che fino ad aprile omaggerà i due compositori con un programma variegato. Dopo la giornata inaugurale, con il concerto della pianista Re Zhang, si prosegue con il secondo di sei eventi in programma: la conferenza della docente Alessandra Vaccarone, che domani alle 18 relazionerà sul tema ’La figura femminile nella Vienna di inizio ‘900: Erwartung di Arnold Schönberg’, nell’auditorium Fiorentini dell’istituto, in via XX Settembre 34.
La professoressa, accompagnata dalla voce recitante di Valeria Mela, si concentrerà su uno spaccato della società viennese di inizio secolo, che nonostante i problemi di politica estera e interna, vive un periodo eccezionale di attività culturale. Qual era, in quel periodo, lo status della figura femminile? Fra letteratura, arte, lirica, ecco una femme fatale bellissima, seducente e oscuramente minacciosa, creatura inconoscibile al cui fascino non si può sfuggire e che talvolta porta l’uomo alla follia, in alcune opere teatrali musicali come Salomè di Richard Strauss o nelle preziose tele di Gustav Klimt. Ma non c’è solo lo charme in questo affresco in rosa: dentro, fra volti e storie, ecco spuntare le avvisaglie delle profonde problematiche della società austriaca. Così, oltre agli esempi quali Alma Mahler, ispiratrice di numerosi artisti tra cui Oskar Kokoschka, o di Lou Salomé, amata ardentemente da Nietzsche e da Rilke, ecco che la donna sembra diventare la figura più adatta ad esprimere le pulsioni dell’inconscio che proprio in quegli anni diventano oggetto di studio di Freud. A fianco a loro emerge Elektra, che nell’omonima opera di Richard Strauss è tormentata da continue fantasie omicide. O, ancora, la protagonista del monodramma Erwartung (Attesa) di Arnold Schönberg, che con le donne isteriche curate dal fondatore della psicanalisi ha molto in comune. "La figura femminile, nella trasfigurazione artistica – spiega la professoressa Vaccarone - , diventa tramite dell’espressione di pregiudizi e di problematiche gravide di catastrofiche conseguenze, il sismografo attento e sensibile che registra i sussulti e gli irrazionalismi di una società giunta al suo "splendido" e dorato e però inevitabile crepuscolo".
Chiara Tenca