Le lezioni del sindacato applicate alla politica

Daniela Menini, consigliere regionale uscente, passa da Toti a Fratelli d’Italia per la mancanza di coinvolgimento post-dimissioni. Campagna elettorale incentrata sull'ascolto e la risoluzione dei problemi. Appoggio a Marco Bucci come scelta migliore.

Le lezioni del sindacato applicate alla politica

Daniela. Menini consigliere uscente

Daniela Menini è consigliere regionale uscente. Esperienza nel sindacato soprattutto in Val di Vara e poi il passaggio a Genova nel gruppo arancione di Toti. Adesso è candidata con Fratelli d’Italia.

Quali sono le ragioni del passaggio?

"Toti è stato un grande presidente che sapeva coinvolgere tutti. Dopo le sue dimissioni il gruppo si è sgonfiato e il meccanismo perfetto si è rotto".

Cosa resta di questi quattro anni in consiglio?

"Intanto l’amicizia e la stima dei miei colleghi. Perchè nonostante le strade si siano divise sarò sempre grata non solo al presidente ma all’assessore Giampedrone che mi ha voluto in squadra".

La nuova esperienza come la immagina?

"Portando avanti i progetti che ancora sono da concludere. per me è stato un lavoro vero e proprio da affrontare nell’aula e poi sul territorio".

Come sta impostando la campagna elettorale?

"Tra la gente, come ho sempre fatto. L’esperienza del sindacato mi ha insegnato l’ascolto e trasmesso la volontà di risolvere i problemi. Infatti non sono social perché preferisco il contatto. Quando le persone parlano di un problema è perchè lo sentono davvero e soltanto un ascolto diretto può aiutare a trovare una parola di supporto".

La scelta di candidare Marco Bucci l’ha convinta?

"E’ la migliore possibile. Bucci è un costruttore politico, determinato, diretto. E poi ha dimostrato di avere una forza ammirevole mettendosi a disposizione nel momento del bisogno nonostante le questioni personali ormai note. Anche per questo è un uomo speciale oltre che di grande spessore politico".

Massimo Merluzzi