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Il sindaco Pierluigi Peracchini ha presenziato, nei giorni scorsi, all’inaugurazione al museo dei Castello San Giorgio
Il progetto espositivo è frutto di una collaborazione tra undici istituzioni museali. Una mostra, ‘Le pietre parlanti nella Preistoria’ al museo archeologico ‘Formentini’ del Castello San Giorgio, che raccoglie e racconta uno straordinario fenomeno che accomuna la Preistoria di molte regioni d’Italia: la statuaria antropomorfa dell’età del Rame, che abbraccia un arco temporale compreso tra il 3.400 e il 2.300 a.C.. A inaugurarla, nei giorni scorsi, il sindaco Pierluigi Peracchini, la dirigente dei servizi culturali Rosanna Ghirri e la conservatrice Donatella Alessi.
La mostra è composta da due sezioni: l’una fotografica, a cura di Giorgio Murru, responsabile del Museo di Laconi e del fotografo Nicola Castangia, che raccoglie i monumenti di tutta l’Italia, l’altra dedicata ai ritrovamenti di statue stele della Lunigiana, a cura di Alessi. Trentasette gigantografie che offrono al visitatore la possibilità di viaggiare idealmente lungo la penisola e di conoscere i risultati artistici di un fenomeno artistico caratteristico dell’età del Rame. "’Le pietre parlanti nella Preistoria’ è un viaggio straordinario alle origini della nostra civiltà – dichiara Peracchini – , un percorso che ci permette di riscoprire le tracce più antiche dell’Uomo e il suo bisogno profondo di lasciare un segno, di rappresentarsi, di raccontarsi, dando forma alla propria identità e alla propria visione del mondo, unendo La Spezia, la Lunigiana e molte altre regioni d’Italia in un dialogo millenario. Questa mostra, ospitata al Museo del Castello San Giorgio, è un’occasione unica per riflettere sulle nostre radici e sul filo che lega il passato al presente. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa, che arricchisce l’offerta culturale della nostra città". Attraverso le fotografie ad altissima risoluzione, che mostrano dettagli non appariscenti e a volte non facilmente individuabili sugli originali, la mostra ci trasporta in un passato remoto, svelandoci le misteriose statue stele che punteggiano la nostra penisola. Un’occasione preziosa per scoprire i significati nascosti dietro queste antiche sculture e per apprezzare la creatività e la spiritualità dei nostri antenati. La mostra, nata dall’impulso del Menhir museum di Laconi (Oristano), di Archeofoto Sardegna e dal coinvolgimento della Rete Nazionale dei Musei delle Statue Stele Menhir, nasce dopo un lungo percorso di interlocuzioni tra i sistemi museali italiani, che si sono messi in rete, dopo vari incontri tra i vertici, avvenuti anche in occasione di TourismA Firenze e si inserisce nelle iniziative di valorizzazione del Museo archeologico del Castello di San Giorgio. Info: 0187 751142 o a [email protected].
Marco Magi