L’ incontro, "prezioso" come in apertura è stato definito da don Sergio Lanzola, parroco della Chiesa di San Pietro Apostolo nel cuore del quartiere di Mazzetta e organizzato dai volontari referenti dell’oratorio Chiara Ravazzi e Antonio Sannino "ha una valenza non solo educativa ma anche di prevenzione inserendosi in quella particolare sensibilità che questa parrocchia in questi ultimi anni ha avuto, ponendosi a supporto dell’impegno educativo verso i giovani e dell’educazione umana dei loro genitori". "L’ idea – spiega Antonio – è nata dalla realtà che incontriamo tutti i gironi qui in oratorio come volontari, e che ci ha spinti a rendere necessario suggerire ancora una volta i giusti comportamenti da adottare in certe situazioni e contemporaneamente mettere in guardia da eventuali errori che potrebbero avere gravi conseguenze". Un luogo davvero di incontro e condivisione riconosciuto e vissuto dai ragazzi di ogni età: "In effetti, come oratorio – precisa Chiara – offriamo diverse opportunità totalmente gratuite, dal doposcuola cui sono iscritti 50 bambini che frequentano le scuole elementari e medie alle attività, aperte a tutti, dei laboratori di musica e manualità che si svolgono il martedì dalle ore 16 alle ore 18. Nostro è anche il servizio di distribuzione di cancelleria che quest’anno ha supportato ben 140 bambini". E che l’ incontro sia stato interessante e utile lo ha confermato anche chi ha partecipato.
"Sono venuto qui questa sera – dice Maurizio De Dominicis – perché mia figlia Sofia che ha 11 anni ha iniziato la prima media e questo è stato per lei e per noi un passo importante e poi, sono sincero, ho paura del mondo in cui ci troviamo che non mi piace in quanto troppo veloce e pericoloso per i nostri figli che, come diceva giustamente il comandante dei carabinieri Giuseppe Cristiano, non hanno ancora gli strumenti idonei per difendersi. Credo inoltre che tanto sia affidato anche al ruolo e alla capacità di noi genitori e al nostro background; ricordo a questo proposito ancora le occhiate di mio padre che erano in grado di rimettermi a posto in un attimo".
"I tempi sono cambiati, e di tanto – afferma Alessia Stefani – e il compito di noi genitori è quello di vedere in anticipo le situazioni che potrebbero diventare pericolose per i nostri figli. Per questo sono qui, per imparare a intercettare eventuali situazioni e segnali e poter intervenire tempestivamente". Non solo genitori ma anche gli stessi destinatari, i ragazzi: "Ho deciso di partecipare con mio figlio Gabriele di 11 anni – dice Lorena Tuccio – perché quando il parroco ha annunciato l’incontro è stato lui stesso ad interessarsi e a chiedere di accompagnarmi. Gabriele frequenta la seconda media e comincia a essere indipendente anche nelle uscite con gli amici e questo incontro può fornirgli utili consigli rispetto a certi fenomeni sociali che oggi dilagano".
E non potevano mancare figure indispensabili come i nonni: "Sono la nonna di Isabel e Liam – spiega Antonella Mochi - che hanno rispettivamente 8 e 6 anni e proprio per loro sono venuta all’ incontro, in prospettiva del fatto che i miei nipoti diventeranno adolescenti ed io desidero farmi trovare informata e preparata. Inoltre sono sempre stata sensibile a questo tipo di problematiche e trovo l’ incontro di oggi un valido strumento in più per tutti noi. Sono altresì contenta che sia stato organizzato e svolto proprio in oratorio, luogo che è sempre stato e deve continuare ad essere un luogo per i ragazzi".
Alma Martina Poggi