Quella di Marco Borselli, originario di Lucca oggi 43 anni e titolare in località Cappella dell’azienda agricola Valle del Sole, è uno storia che profuma di mare. Perché giovanissimo – in età di leva – si sente subito affascinato dalla Marina militare italiana: così sceglie quella Forza armata e inizia il Car alla Spezia. "Mi sono arruolato nel 2001 – afferma Borselli – con il 7° contingente 2001, facendo esperienza sull’Amerigo Vespucci e poi, proprio a La Spezia, inizia il mio primo, indimenticabile viaggio per mare con la nave-scuola Palinuro". Per capire l’evolversi della vita di Marco bisogna partire da qui: dalla Spezia e dalla passione per la Marina. "È dalla Spezia – racconta – che sono partito con nave Palinuro seguendo il viaggio che prendeva il nome ’La rotta di Ulisse’: un’esperienza fantastica, dove abbiamo toccato molti porti italiani ma soprattutto quelli di Egitto, Creta, Grecia e Turchia; un’esperienza bella, formativa, dove si imparano molte cose, a partire dal lavoro di gruppo, il rispetto e l’impegno".
Prosegue Marco Borselli: "La mia esperienza in Marina è iniziata alla Spezia e qui ho finito il percorso congedandomi a ottobre 2002; la Palinuro era ormeggiata all’Arsenale del porto militare, a me piace anche ricordare che il mio inquadramento era quello di nocchiere, timoniere, e mi occupavo delle vele, all’epoca inquadrato nella caserma Duca degli Abruzzi". Un’esperienza ricordata con nostalgia ma che si è rivelata, per l’allora giovane Marco, fondamentale anche per affrontare il suo percorso futuro. Lo stesso imprenditore agricolo, ricorda quando ha preso la decisione di lasciare la Marina per dedicarsi a viti e alberi d’olivo.
"Quando sono tornato a casa dai miei genitori – prosegue Marco – era il mese di ottobre; la vendemmia ancora da completare e così, ragionando a lungo, ho deciso di non proseguire la carriera in Marina per dedicarmi stabilmente all’attività di produzione di vino e olio dell’azienda di famiglia". Dal mare alla terra, di nuovo, in un lampo. Marco, nel frattempo, fa tesoro di quanto maturato durante la leva, quando era imbarcato: "Diciamo che l’esperienza della Marina militare italiana ha contribuito non poco a farmi concepire anche l’aspetto del rigore, indispensabile in ogni attività umana, quindi anche nel lavoro; le regole, sapere affrontare i momenti meno rigogliosi – che in agricoltura capitano spesso – è stata utile; e poi il lavoro di gruppo, che ti insegna a rispettare ruoli e momenti di ciascuno. Tutto questo – prosegue Borselli – mi è stato e mi è utile ancora oggi che gestisco un podere di diciotto ettari di vitigni Igt e ottocento piante di olivo: tutti i giorni ti alzi e sai di non avere orari, sai di non poter fare le vacanze; sei giovane e lasci fuori i divertimenti ma, come in Marina, sai che stai facendo qualcosa non soltanto per te ma per la comunità".
Un’esperienza che ha lasciato il segno, dimostrando che la passione, se ben gestita, può regalare molte soddisfazioni. "Questo lavoro mi piace – conclude Marco Borselli – richiede impegno ma ne vale la pena; lo consiglio ai giovani perché significa anche impegnarsi per qualcosa in cui si crede, a non sgomentarsi e, nel caso della lavorazione della terra e della produzione di alimenti importanti quali il vino e l’olio, a credere nella bontà di un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e quindi delle persone". Perché nella vita, Marco lo ha dimostrato, è sempre possibile salpare: per mare o no, sulla Palinuro oppure a bordo di un potente trattore, sono la tenacia e l’amore a tracciare la rotta della vita.