Legambiente e Posidonia all’attacco: "L’impianto deve essere dismesso"

Presentate osservazioni al ministero. Centi: "Il piano è troppo impattante"

Quelle dei muscolai e della Soprintendenza sono solo le prime osservazioni presentate. Nei prossimi giorni, al ministero giungeranno anche quelle di Legambiente, dell’associazione Posidonia, e dei consiglieri di Ali a Spezia. "Legambiente è contro questo progetto così come fu contro al progetto del 2007 e ci auguriamo che gli enti locali replichino l’atteggiamento tenuto a quel tempo e che quindi anche su questo progetto venga negata l’intesa con il governo – afferma Stefano Sarti (nella foto) –. In un momento storico in cui le energie da fonte fossile vengono messe al bando, favorire progetti come questo significa prendere una direzione anacronistica. I dragaggi per favorire l’arrivo di navi più grandi sono esorbitanti e si vanno a sommare ai dragaggi previsti dall’Autorità portuale e dalla Marina Militare. Non è un progetto strategico per il sistema Paese". Per l’associazione Posidonia "non solo il terminale non va né rimodernato né adeguato, ma va programmata la sua dismissione anche nel rispetto della transizione energetica. Ci sono palesi contraddizioni nei documenti presentati dalla società". Per i consiglieri di LeAli a Spezia Roberto Centi e Giorgia Lombardi il progetto presentato è "ancora più impattante di quello già bocciato dalla Regione Liguria nel 2011. Vogliono spacciare il progetto come ammodernamento, ma è un ampliamento. Serve una progressiva e governata dismissione".

mat.mar.