Leonardo firma un patto di ferro . Accordo con il gruppo Rheinmetall

Dalla sede spezzina usciranno il nuovo carro armato e i mezzi corazzati di fanteria dell’Esercito Italiano

Leonardo firma un patto di ferro . Accordo con il gruppo Rheinmetall

Il Ceo Armin Papperger e Roberto Cingolani amministratore di Leonardo

La stretta di mano attesa da mesi tra i due colossi della difesa terreste è ufficialmente arrivata a Roma. Dopo la preliminare fase di studio e l’uscita allo scoperto della collaborazione annunciata a luglio il cerchio si è chiuso. L’unione tra Leonardo e i tedeschi della Rheinmetall amplierà la produzione europea di carri armati e veicoli per la fanteria dell’Esercito Italiano garantendo anni di lavoro, nuove assunzioni e allargamenti di spazi. La sede di Spezia sarà al centro della grande joint venture. Infatti il 60% delle attività verranno sviluppate in Italia in particolare nello stabilimento di via Valdilocchi. Ma sono previsti i supporti, quindi anche l’implemento della forza lavoro, delle sedi di Campi Bisenzio e Tiburtina. Dall’eccellenza italiana di Leonardo, rappresentata alla firma dell’accordo dall’amministratore delegato Roberto Cingolani, e quella tedesca della Rheinmetall presente a Roma con il Ceo Armin Papperger nasceranno due linee di produzione. Sono previsti circa 300 Main Battle Tank (Mbt) e 1050 Lynx, veicoli di combattimento della fanteria corazzata (Aics). Nelle prossime settimane verranno nominati l’amministratore delegato della joint venture e il presidente.

In questa unione “complementare“ nelle competenze Leonardo porta in dote una esperienza avanzata in particolare nelle tecnologie aerospaziali e di cyber-sicurezza, oltre a una presenza consolidata sui mercati di Stati Uniti, Europa e Medio Oriente. I partner di Rheinmetall vantano una forte esperienza nella produzione di veicoli militari e di armamenti pesanti. L’amministratore Roberto Cingolani ha tracciato le linee dell’accordo. "Si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale". Il carro armato Panther KF51 sviluppato dall’azienda tedesca Rheinmetall costituirà la base per il nuovo carro armato che sostituirà l’Ariete nell’esercito italiano. Oltre al classico veicolo da combattimento di fanteria verranno prodotte versioni antiaeree da ricognizione e anticarro. Innovazione militare, sviluppo produttivo che si traducono in forza lavoro. Numeri in crescita dunque che riguardennao proprio la nostra realtà.

All’attuale organico di Leonardo che a fine dello scorso luglio si era attestato a oltre 1200 dipendenti è previsto un ritocco di crescita nei prossimi tre anni per circa 150-180 ingressi all’anno. Con particolare attenzione non soltanto ai laureati ma anche a tecnici e giovani diplomati negli istituti professionali cittadini. E’ previsto un budget di spesa per i prossimi 5 anni di circa 100 milioni di euro. Anche il colosso tedesco Rheinmetall vanta una vasta presenza in Italia operando con tre marchi e con un totale di circa 1500 dipendenti in cinque siti nel Paese per circa 1 miliardo di euro di vendite. Altra importante novità che riguarderà la sede spezzina è rappresentata dagli spazi di collaudo dei mezzi. Per questo verranno individuate nuove aree e quindi si procederà a un allargamento della base operativa. Poco più di un anno fa le voci sull’industria Leonardo viravano addirittura verso la vendita. A distanza di mesi diventerà, al contrario, uno dei punti chiave della difesa in Europa. La consegna della prima unità del nuovo modello di Main Battle Tank è prevista nel 2025 mentre per i mezzi di fanteria ci vorranno almeno 2 anni per la prima consegna.

Massimo Merluzzi