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Arianna Bucci, rappresentante del gruppo misto di opposizione all’amministrazione Paoletti tira le somme sulle varianti al Puc approvate nell’ultimo consiglio comunale in cui lei si è astenuta nel voto. E prova a spiegare i motivi della sua astensione. "Per quando io ritenga l’intento senz’altro lodevole e condivida, nella sostanza, i vincoli inseriti, tuttavia ritengo che l’intervento del tutto tardivo. Nel corso degli scorsi anni l’amministrazione si è più volte dichiarata favorevole al piano casa che è stato applicato in maniera esaustiva in tutto il territorio. Parliamo di 6 anni di interventi realizzati e diritti acquisiti, rispetto a cui questa variante non avrà alcun effetto. Inoltre, ho potuto constatare anche come le mappe relative al rischio idrogeologico non siano aggiornate: zone conosciute a tutti come fragili e soggette in questi anni a fenomeni franosi come la Lama o l’Eco del mare, nelle carte risultino a basso rischio".
Critica la posizione di Bucci (nella foto) anche riguardo alla correlazione tra il tema del calo dei residenti e la necessità di nuove costruzioni. "Credo che il calo di residenti sia piuttosto legato alla mancata creazione di condizioni di lavoro e all’impoverimento, costante, dei servizi, sia individuali che collettivi. Il nostro è un territorio che ha pagato caro il prezzo dell’eccessiva urbanizzazione e ha bisogno di una legge urbanistica di salvaguardia che punti alle ristrutturazioni edilizie e al recupero dell’esistente, senza nuovo consumo di suolo in nome, appunto, della residenzialità".
Valeria Antonini