Lerici (La Spezia), 3 settembre 2023 – La serrata è scattata poco dopo l’alba, con i bagnanti più mattinieri invitati dalla polizia municipale a ripiegare gli asciugamani e ad abbandonare l’arenile.
A Lerici, una delle perle del litorale spezzino, da ieri è vietato accedere alle due spiagge più conosciute e affollate, quelle della Venere Azzurra e di San Terenzo. Vietato concedersi l’ultima tintarella stagionale o qualche tuffo, almeno fino a quando Asl e Istituto superiore di sanità non verranno a capo della vicenda che da quasi due settimane allarma decine di famiglie: un’epidemia da rotavirus che dal 20 agosto ha colpito 66 bambini.
La maggior parte dei piccoli, secondo quanto raccontato dai genitori ai medici, nei giorni precedenti all’insorgere dei sintomi aveva frequentato i due arenili del Lericino. È stato proprio questo il nesso – ovviamente, ancora tutto da verificare sul campo – che ha spinto l’azienda sanitaria ad avviare dapprima un’indagine epidemiologica, e poi a chiedere al Comune, attraverso la struttura complessa di Igiene e sanità pubblica, l’emissione di un’ordinanza per impedire a scopo cautelativo non solo la balneazione, ma anche l’accesso alle due spiagge destinate a finire sotto la lente dei controlli.
Nella lettera inviata al sindaco Leonardo Paoletti si fa riferimento senza mezzi termini alla “situazione epidemica di forme gastroenteriche virali da rotavirus” e si giustifica la richiesta di vietare l’accesso a spiaggia e mare “nel riscontro che un elevato numero di casi risulta aver frequentato gli stabilimenti e l’area dibalneazione” della Venere Azzurra e della spiaggia che sorge di fronte al borgo di San Terenzo.
Nei prossimi giorni saranno proprio gli ispettori di Asl, con la collaborazione dei tecnici dell’Iss, ad avviare una serie di accertamenti sull’arenile e sulle strutture presenti, con l’obiettivo di verificare se davvero quelle due spiagge, frequentate ogni anno da migliaia di spezzini e di turisti,siano la causa dell’epidemia che ha coinvolto decine di bambini.
Di certo , in assenza di punti fermi sulle origini del focolaio, resta il mistero. Gli interrogativi sulla qualità delle acque mossi in questi giorni da molte famiglie nonsembrano trovare un riscontro, almeno secondo il sindaco Leonardo Paoletti.
“Non c’è nessuna certezza oggettiva e scientifica che i casi di rotavirus siano connessi alla frequentazione delle nostre spiagge – dice il primo cittadino – e si tratta ovviamente di un provvedimento cautelativo, in attesa che Asl faccia i propri accertamenti. Non credo tuttavia che la causa debba essere ricercata nelle acque del nostro litorale: gli accertamenti di Arpal, così come quelli del laboratorio cui il Comune ha affidato indagini suppletive, hanno escluso contaminazioni”.
Solo pochi giorni fa, tuttavia, lo stesso Comune era stato costretto a vietare la balneazione alla Venere Azzurra dopo che alcuni accertamenti commissionati ad Arpal avevano evidenziato l’alterazione delle acque, ricondotta dalla stessa agenzia ligure per la tutela dell’ambiente e dall’amministrazione comunale al maltempo che a fine agosto aveva dilavato i canali che sfociano nel mare lericino, trasportando in acqua anche sostanze inquinanti. Lo stop alla balneazione era stato revocato proprio venerdì pomeriggio: ieri mattina, invece, la chiusura cautelativa, che rischia di privare la perla del Golfo dei poeti delle sue spiagge più conosciute, e di chiudere dunque anzitempo la stagione turistica.