
Sono 348 i medici che oggi operano in Asl 5, ben 27 in meno rispetto a tre anni fa. Da questo dato è partita la denuncia di Pier Aldo Canessa, ex primario di Pneumologia del San Bartolomeo, oggi in corsa per la carica di consigliere regionale come indipendente nella lista unitaria PDArticolo Uno in appoggio a Ferruccio Sansa. "La situazione è seria – ha esordito Canessa – più di quanto si pensi. Quasi tutti i reparti del nosocomio spezzino e di quello sarzanese sono in carenza di personale medico e infermieristico". Il timore è quello di trovarsi di fronte a un sistema sanitario che strizzi sempre più l’occhio alle privatizzazioni e gli elementi forniti da Canessa non sono certo rassicuranti. "Il servizio di guardia medica notturna è stato recentemente appaltato ai privati. A gestirlo, sarà una cooperativa piemontese e lo farà attraverso medici stranieri che riceveranno un compenso compreso tra gli 80 e i 100 euro all’ora. Non si contano più i reparti senza un primario di ruolo, tra questi ci sono Neonatologia, Pediatria e Ginecologia: la cosa non è accettabile. Endocrinologia è scomparsa così come Dermatologia che è stata inglobata all’interno di Malattie Infettive, reparto da cui è però "fuggita" anche la stimata dottoressa Boni per dirigersi al Galliera a dimostrazione che i nostri ospedali non sono più attrattivi".
Le complicanze e i ritardi nella prestazione erogate dai servizi ambulatoriali in questo periodo sono sotto gli occhi di tutti, e questo è il chiaro frutto di un sistema depauperato di risorse e personale. "La cosa davvero drammatica – ha concluso – è che, nella malaugurata ipotesi di una nuova ondata di covid il caos sarà totale. Ad essere scoperte sono sei posizioni fondamentali a fronteggiarla: Direzione medica ospedaliera, Pronto soccorso, Professioni sanitarie, Salute pubblica, Pneumologia e Geriatria".
Elena Sacchelli