MATTEO MARCELLO
Cronaca

Record di contagi da inizio pandemia. Zona arancione dietro l’angolo per la Liguria

Ma Toti rassicura: "Ospedali sotto controllo grazie alla campagna vaccinale". Intanto riapre la terapia intensiva al San Bartolomeo

Cresce la richiesta di tamponi (Frascatore)

Cresce la richiesta di tamponi (Frascatore)

Liguria, 31 dicembre 2021 - La prima settimana del nuovo anno sarà in zona gialla, ma da lunedì 10 gennaio il rischio più che mai concreto è che la Liguria finisca nella zona arancione. A spiegarlo, ieri – giornata in cui è stato toccato il record giornaliero ‘all time’ di contagiati dall’inizio della pandemia, 1781 – il governatore regionale Giovanni Toti, che sottolinea come il numero di persone ospedalizzate resta comunque "sotto controllo grazie all’imponente campagna vaccinale" e che proprio in merito a un ‘cambio di colore’ della Regione ha ricordato che "per i vaccinati non comporterà nessuna variazione. Oggi tocchiamo il picco di tutti i tempi come numero di contagi, ma dipende anche dal numero gigantesco dei tamponi effettuati – ha detto –. Resteremo in zona gialla per pochi numeri, i contagi oggi sono molto potenti, ma gli ospedali stanno reggendo un urto importante grazie a una campagna di vaccinazione che sta procedendo con grande intensità. Il che non vuol dire che la Liguria non possa andare in zona arancione. È probabile che se non cambierà il trend, anche la Liguria passerà in zona arancione, ma non è il tema dei prossimi giorni".

Toti afferma anche di aver "apprezzato le misure prese ieri dal Governo, che ha accolto la richiesta di azzerare la quarantena per i vaccinati (con tre dosi e per chi ha effettuato la seconda dose o è guarito da meno di 120 giorni; ndr) e di ampliare il super Green Pass, anche se auspicavo che fosse allargato anche ad altre aree di lavoro". La situazione è comunque delicata: secondo i dati forniti da Alisa, l’incidenza media settimanale in Liguria è molto alta e si attesta a 526 casi ogni 100mila abitanti (539 a Savona, 666 a Spezia, 764 a Imperia, 452 a Genova), con la fascia dei bambini che ha un’incidenza doppia rispetto agli adulti.

L’impatto però negli ospedali è decisamente ridotto rispetto al passato: l’indice Rt infatti si attesta a 1,2 con il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva al 18% e il tasso di occupazione di dei posti letto di area medica al 28%. Alla Spezia, anche quella di ieri è stata una giornata nera sotto il fronte dei numeri della pandemia. Si è verificato l’ennesimo decesso, di un uomo di 67 anni ricoverato al Sant’Andrea. Nello Spezzino si sono inoltre registrati 384 nuovi casi di positività, che hanno fatto schizzare a 2.431 il dato degli spezzini attualmente alle prese col virus e a 2219 le persone in sorveglianza attiva. In diminuzione la pressione sugli ospedali: 38 le persone ricoverate di cui 34 al San Bartolomeo e 4 al Sant’Andrea. Intanto, Asl5 ieri ha aperto il reparto di terapia intensiva Covid al San Bartolomeo, con una disponibilità di 8 posti letto, di cui due in uso. Al Sant’Andrea restano per ora tre pazienti in terapia intensiva, di cui due in condizioni particolarmente critiche, "al momento non trasferibili, per i quali si sta valutando la centralizzazione in struttura regionale di riferimento" fa sapere Asl5.