L’influenza bussa alle porte. Calano le vaccinazioni: "Molti pazienti rifiutano il richiamo contro il Covid"

A oltre un mese dall’avvio della campagna, alla Spezia circa 30mila le dosi somministrate. Una flessione del dieci per cento rispetto al 2022. "Virus presenti già da settimane".

L’influenza bussa alle porte. Calano le vaccinazioni: "Molti pazienti rifiutano il richiamo contro il Covid"

L’influenza bussa alle porte. Calano le vaccinazioni: "Molti pazienti rifiutano il richiamo contro il Covid"

L’influenza bussa alla porta degli spezzini. Assieme al Covid e a una serie sproporzionata di virus sta formando un mix tale da tenere a casa migliaia di persone. Una situazione ancora sotto controllo, e che allo stato non ha prodotto pressioni particolari nei nosocomi della nostra provincia, ma l’attenzione è comunque alta tra le istituzioni sanitarie, anche alla luce del fatto che il numero di vaccinazioni – circa 30mila quelle somministrate nel territorio di competenza di Asl5 – è stato unanimemente giudicato al di sotto delle attese. "La somministrazione della vaccinazione antinfluenzale sta procedendo bene – spiega Maria Pia Ferrara, medico di base e segretaria provinciale della Fimmg, federazione dei medici di medicina generale – la maggior parte dei medici di famiglia sta terminando in questi giorni la vaccinazione dei propri pazienti, ma i numeri sono leggermente inferiori a quelli registrati nello scorso anno: abbiamo stimato un calo del dieci per cento, ma speriamo di recuperare, anche alla luce delle richieste che ci stanno arrivando in questi giorni, e proveremo comunque a fare un’opera di persuasione affinché le persone, soprattutto quelle più esposte, decidano di vaccinarsi". Rispetto agli anni scorsi, quando la ’catena’ di approvvigionamento aveva creato più di qualche imbarazzo, quest’anno la disponibilità di sieri anti influenzali non crea preoccpazione. Qualcuno però è restio, nonostante i virus comincino a circolare in maniera sostenuta. "Negli ultimi anni l’ondata influenzale si è presentata sempre più in anticipo, e sicuramente già da settimane siamo in presenza di diversi virus, da quelli parainfluenzali, fino ad arrivare a forme gastroenteriche, senza dimenticare le infezioni da streptococco nei bambini. In questi anni abbiamo notato come le patologie non siano calate durante tutto l’anno, anche questa estate molti medici di famiglia hanno avuto a che fare con pazienti affetti da forme respiratorie virali. Su questo tema ci siamo anche confrontati con gli altri collegi nazionali e con i segretari di altre regioni" spiega la Ferrara, che sottolinea poi un altro tema, quello della ’resistenza’ di una cospicua fascia di popolazione alla somministrazione della vaccinazione anticovid. Il virus che ha terrorizzato il mondo, oggi non fa più paura, tanto che la vaccinazione dedicata sta andando a rilento. "Ci sono pazienti che chiedono espressamente di fare solo la vaccinazione anti influenzale e rifiutano quella anti Co vid – dice la segretaria della Fimmg –. Noi gli spieghiamo l’importanza del vaccino, sollecitiamo soprattuto le persone anziane a fare entrambi, ma sono molto restii. Abbiamo notato una certa resistenza nella fascia d’età compresa tra i 65 e i 75 anni, mentre quelli più anziani sono decisamente più favorevoli". Un tema, quello delle vaccinazioni, su cui ha da settimane acceso i fari anche Alisa, l’Azienda ligure sanitaria, che con il direttore generale Filippo Ansaldi sottolinea che "i sistemi di sorveglianza nazionale e regionale delle virosi respiratorie hanno evidenziato un significativo incremento dei casi di influenza e simil-influenzali, e che siamo all’inizio della curva epidemica. È quindi opportuno che ci sia ora un’accelerazione delle adesioni alle campagne vaccinali di covid e influenza. L’appello a vaccinarsi e non aspettare ulteriormente è rivolto in particolare alle categorie più a rischio, anziani e fragili, per scongiurare le forme più gravi dei virus e, conseguentemente, iperafflussi nei pronto soccorso e l’aumento della pressione nei nostri ospedali".

Matteo Marcello