REDAZIONE LA SPEZIA

Liquidazione Baglietto Galantini è stato assolto

La vicenda giudiziaria riguardava una presunta distrazione di beni del cantiere. Con il commercialista, prosciolto anche Dessì dall’accusa di turbativa d’asta

Il commercialista Federico Galatini, 66 anni, è stato assolto dal giudice delle indagini preliminari Mario De Bellis dall’accusa di bancarotta e turbativa d’asta nel suo ruolo di liquidatore dei cantieri Baglietto. Una vicenda che riguardava più episodi avvenuti nel 2015, per la quale il pubblico ministero Claudia Merlino aveva chiesto il rinvio a giudizio. Ma nel processo che si è svolto col rito abbreviato, l’avvocato difensore di fiducia Andrea Corradino, con un’arringa durata oltre tre ore, è riuscito a dimostrare la completa estraneità del commercialista sarzanese, che era presente in aula.

Federico Galantini ha ottenuto così la terza assoluzione per la vicenda Baglietto, dopo quelle per i presunti omessi versamenti all’Erario e per la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, con l’emissione di 20 milioni in assegni circolari per evitare il pignoramento dei 6 milioni pretesi da Giuseppe Balducci per la contetstata escussione delle fidejussioni per il ritiro della trattativa sulla vendita del cantiere Baglietto. Galantini, poi, dopo il sequestro giudiziario degli assegni, aveva regolato i conti con Balducci.

E questa vicenda era rientrata anche nel capo di imputazione attuale, poiché quei 20 milioni ’distratti’ non avrebbero prodotto interessi. Ma l’avvocato Corradino, che già aveva difeso con successo Galantini nel precedente procedimento, ha sostenuto che il commercialista non voleva creare pregiudizi ai creditori, bensì tutelarli. Tra i capi di imputazione c’era anche la presunta distrazione di due imbarcazioni: uno yacht di 26 metri venduto al prezzo di 30mila euro, che rientrava però in un lotto di beni per complessivi 6 milioni e 200mila euro che era stato rispettato. E quello di un’imbarcazione in costruzione che era stata liberata dall’ipoteca e per la quale, anzi, Galantini aveva recuperato 450mila euro.

Assieme a Galantini, sempre col rito abbreviato, è stato assolto anche Ignazio Dessì, 68 anni, difeso dall’avvocato di fiducia Marco Argenziano, dall’accusa di turbativa d’asta. Questo in seguito all’intercettazione di una telefonata tra i due. Ma l’offerta presentata da Dessì per il cantiere di Varazze era stata di 500mila euro, di gran lunga inferiore al prezzo base di 1 milione e 800mila euro. Pertanto non era stata neppure presa in considerazione, come ha sottolineato l’avvocato Argenziano, e non si poteva certo considerare una turbativa d’asta.

Il giudice De Bellis, nel ruolo di gup, ha invece rinviato a giudizio Ornella Vittoria, 47 anni, milanese, l’impiegata che avrebbe sottratto oltre 300 mila euro dal concordato Baglietto. Il pubblico ministero aveva contestato a Federico Galantini l’omessa vigilanza, ma era stato lui parte lesa, perché l’impiegata avrebbe falsificato le firme. La totalità delle somme sottratte, era stata poi recuperata in seguito ad un sequestro d’urgenza del tribunale di Milano. Ornella Vittoria dovrà comparite il prossimo 13 maggio davanti al collegio del tribunale della Spezia.

Massimo Benedetti