
Pattuglia di carabinieri (foto d’archivio)
La Spezia, 23 marzo 2025 – L’episodio è della scorsa estate, quando una pattuglia dei carabinieri era stata chiamata a Monterosso per una presunta molestia sessuale ai danni di una ragazza, da parte di un alcuni ragazzi che si erano poi allontanati. Due di loro (entrambi minorenni) erano stati individuati dai carabinieri e accompagnati in caserma, dove ci sarebbe stato in alterco fra uno di loro e un maresciallo dell’Arma.
Secondo quanto ricostruito, i due giovani hanno iniziato a innervosirsi (benchè non fossero state mosse accuse nei loro confronti), ne è nato un diverbio fra uno di loro e il sottufficiale che, da quanto ricostruito, ha colpito il giovane con uno schiaffo. Scena ripresa in maniera casuale dal cellulare del ragazzo, così come da quello di un militare. A distanza di mesi il maresciallo (ora in servizio in una caserma in provincia di Genova) è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura per depistaggio: secondo l’accusa avrebbe tagliato parte dei filmato inserito dagli stessi carabinieri nell’informativa relativa all’episodio avvenuto in caserma.
Martedì è in programma l’udienza preliminare davanti al gup Tiziana Lottini che dovrà decidere se rinviare a giudizio il maresciallo. Da parte sua la difesa, in occasione dell’interrogatorio, ha sostenuto come il ’taglio’ di parte del video sarebbe avvenuta in maniera del tutto casuale e non ci sia mai stato alcun tentativo di depistare le indagini. Per quanto riguarda invece l’episodio della colluttazione, sono nel frattempo cadute le accuse di lesioni a carico del maresciallo: il giovane aveva riportato ferite giudicate guaribili in 10 giorni perchè aveva sbattuto la testa contro uno specchio. Nelle scorse settimane, a fronte di una transazione economica, la famiglia del ragazzo ha ritirato la querela nei confronti del maresciallo, che ha però sempre sostenuto di essersi difeso ed aver subito a sua volta un colpo dal giovane.