REDAZIONE LA SPEZIA

Lo Spezia non finanzierà il progetto del nuovo stadio

Presentato a dicembre dal Comune, ma la società non è stata coinvolta nella stesura. E neppure la nuova proprietà americana è interessata alla sua realizzazione

L’unica cosa certa, al momento, è che il progetto del nuovo stadio redatto dallo studio milanese ’Don’t stop architettura’ e presentato lo scorso dicembre dall’amministrazione comunale, è destinato a rimanere nel cassetto. Non perché sia brutto, tutt’altro, ma perché costa troppo. La cifra necessaria per realizzarlo supera infatti i 25 milioni di euro. Che il Comune, ovviamente, non ha e che lo Spezia non vuole mettere. E’ una storia nata male, che rischia di finire peggio, Cerchiamo di riavvolgere il nastro. Partiamo dalla prima considerazione che a giugno 2020, alla ripresa del campionato di serie B dopo il lungo stop per la prima ondata del covid, non erano poi in tanti a pensare che lo Spezia sarebbe stato promosso. E ad agosto, quando la serie A è divenuta realtà, né la società, né il Comune erano preparati. A contattare ’Dont’stop architettura’ era stato Mauro Ferrara, all’epoca responsabile organizzativo dello Spezia, ma poi neanche confermato dalla società. Il progetto dello studio milanese è stato preparato senza mai coinvolgere lo Spezia Calcio: questo è stato il ’peccato originale’. Il sindaco Pierluigi Peracchini, che è un grande tifoso, in cuor suo ha pensato che lo Spezia alla fine avrebbe finanziato il nuovo stadio, indispensabile per giocare in serie A. La cosa, però, non è avvenuta, sia perché Volpi aveva ormai deciso di vendere e non aveva interesse ad acquistare il ’Picco’ come il Comune gli aveva proposto, peraltro al costo di 5 milioni che aggiunti a quelli del nuovo stadio, avrebbero portato il totale a 30 milioni.

Ma anche perché nessuno ha mai chiesto allo Spezia come avrebbe voluto il nuovo stadio. Che per avere dei ritorni economici, deve prevedere al suo interno altre attività, per esempio un albergo come a Siviglia, oppure ristoranti o centri commerciali. Niente di tutto questo nel progetto presentato dal Comune. Ma anche adesso che Volpi non c’è più, la nuova proprietà la pensa allo stesso modo. Perché devo finanziare uno stadio da 25 milioni di euro, progettato da altri? Ed eccoci quindi all’impasse attuale.

Per ottenere la deroga dalla Lega di Serie A serve presentare un progetto generale di ristrutturazione dello stadio con la capienza di 16.000 posti, suddiviso in varie fasi, finanziato, e dare il via libera al primo lotto dei lavori di ampliamento concernenti la curva Piscina. Il progetto dovrà essere approvato dalla Commissione di vigilanza e vistato dalla stessa Lega di A entro il 30 giugno, con annesso inizio del primo lotto. I tempi sono quindi strettissimi. Il Comune ha pubblicato l’avviso per l’affidamento di un incarico per la progettazione definitiva e direzione dei lavori di realizzazione della nuova “Curva Piscina”. La manifestazione di interesse doveva pervenire entro il termine perentorio del 24 marzo. Ma non basterà comunque per giocare in serie A al ’Picco’, a meno di eventuali deroghe per l’epidemia covid che perdura. Ma questa è soltanto una speranza.

Massimo Benedetti