Lo stadio Picco non riaprirà col Pisa. Aquilotti ancora esiliati a Cesena

Determinanti alcuni ritardi nelle consegne per l’impiantistica degli spogliatoi, non ancora pronti. Si aggiungono ai problemi nelle fondamenta che hanno fatto già perdere almeno quindici giorni.

Lo stadio Picco non riaprirà col Pisa. Aquilotti ancora esiliati a Cesena

Lo stadio Picco non riaprirà col Pisa. Aquilotti ancora esiliati a Cesena

La prima vittoria in campionato ha un po’ addolcito, ma neanche poi tanto, l’amarissimo boccone. Spezia-Pisa domenica prossima non si giocherà al ’Picco’, come tutti i tifosi si auguravano, ma ancora una volta al ’Manuzzi’ di Cesena. Quando quel pomeriggio a Villa Marigola, alla presentazione del nuovo Picco, chiedemmo se lo stadio sarebbe stato pronto il 30 settembre, ci venne risposto che c’erano anche degli incentivi alla ditta costruttrice per finire prima. Il nostro scetticismo non era cattiveria, ma avendone viste tante nel corso degli anni, chiedere di finire prima un lavoro come quello della tribuna del Picco, era come scalare l’Everest con le infradito. Infatti non ci sono stati solo gli imprevisti problemi nelle fondamenta che hanno fatto perdere almeno quindici giorni, ma si sono aggiunti altri ritardi per l’impiantistica degli spogliatoi. Se le consegne non arrivano per un qualsiasi motivo, è impossibile rimediare quando si lotta contro il tempo. E senza gli spogliatoi pronti, ovviamente, non si può giocare. E’ quello il motivo principale perché il ritorno dello dello Spezia al ’Picco’ slitterà al 28 ottobre per la gara contro il Cosenza. Il sopralluogo effettuato venerdì dall’ex arbitro Carlo Longhi per verificare la sussistenza dei criteri infrastrutturali minimali richiesti dalla Lega di serie B, ha constatato che ci sono ancora troppe cose che mancano e che invece avrebbero dovuto essere pronte nella giornata di ieri 30 settembre, per avere l’ok alla riapertura dello stadio pur senza la tribuna. La prossima settimana di lavori non sposta nulla, solo l’arrivo della certificazione ignifuga per i nuovi seggiolini bianchi e neri dei distinti che ancora non c’è, ma che non rappresentava un problema.

Massimo Benedetti