REDAZIONE LA SPEZIA

"L’Oto Melara rimanga italiano" Assemblea pubblica il 4 marzo

Le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil sono preoccupate sul futuro della BU Sistemi di Difesa di Leonardo (Oto Melara) e ritengono che le scelte fatte in questi anni prima da Finmeccanica e ora da Leonardo con lo scopo di fare cassa, siano sbagliate e figlie di una visione industriale miope. "Siamo fermamente convinti, rilevando le preoccupazioni delle Rsu di Leonardo Sistemi di Difesa, che la cessione della BU al migliore offerente col solo scopo di fare cassa diventerebbe un danno incalcolabile per il Paese – commentano Luca Comiti, Antonio Carro e Mario Ghini, rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil della Spezia – sarebbe ancora più grave se venissero confermate le affermazioni dell’Ad di Leonardo sulla possibilità che l’azionista (il Governo) condivida tale impostazione, totalmente diversa da quanto importanti esponenti locali del Governo hanno annunciato e intrapreso nelle scorse settimane". Cgil Cisl e Uil hanno chiesto un confronto col prefetto e le Istituzioni locali. I parlamentari spezzini sono invitati a partecipare ad un’assemblea pubblica in centro città, il 4 marzo, in cui dovranno prendere posizione. L’assemblea servirà per fare il punto sulla vicenda e per riconfermare quanto espresso pubblicamente: il concetto di presidio nazionale non deve essere limitato al mantenimento dell’organico e dei siti produttivi in Italia, ma deve confermare la garanzia di presenza dello Stato italiano.

Anche la deputata spezzina Manuela Gagliardi (nella foto) è intervenuta sulla possibile vendita della BU Sistemi Difesa di Leonardo: "E’ un esito da scongiurare con ogni mezzo. Come ho più volte sostenuto, il governo deve fare quanto in suo potere per mantenere l’italianità di questo asset industriale strategico, se necessario ricorrendo alla Golden Power. L’ho ricordato anche durante un’interrogazione al ministro della Difesa Guerini, evidenziando come fosse opportuno che l’esecutivo si attivasse al più presto per evitare la cessione. Occorre mantenere nei confini nazionali questo presidio militare e industriale, perciò ci auguriamo fortemente che le notizie che stanno circolando in questi giorni, riguardo un possibile avvallo del governo, siano infondate. - aggiunge - Per questo parteciperò all’assemblea sindacale indetta per il prossimo 4 marzo alla Spezia".