L’ultimo atto di Antonio Salines Un grande artista spirito libero

Il teatro italiano è in lutto. Il sindaco Peracchini attiverà . la procedura per dedicargli. un luogo nella sua città natale

Migration

Il teatro italiano e la nostra città sono in lutto per la morte di Antonio Salines, che a breve avrebbe compiuto 85 anni. Attore, regista, impresario, in una carriera ad alto livello per oltre sessant’anni, con incursioni anche nel cinema e nella televisione dagli sceneggiati degli anni ‘60 alle fiction di oggi. Tutto è partito dal Teatro Don Bosco, la migliore fucina di talenti cittadina che lo vide esibirsi ragazzino, lui che era figlio del compositore Enrico. Un legame sempre rivendicato, persino quando nel 2019 ricevette, per la seconda volta, la Maschera d’Oro quale migliore attore protagonista del teatro italiano per la sua interpretazione in ’Aspettando Godot’ di Beckett. Salines è stato artista estremamente versatile, capace di spaziare come pochi in un repertorio sterminato, dai classici (Shakespeare, Goldoni, Moliere, Aretino, Ruzante) ai contemporanei (rilevante, tra le altre, la sua lunga collaborazione con il drammaturgo Roberto Lerici) in ruoli drammatici e comici. Uno spirito libero, capace di essere sin da giovanissimo padrone di sé stesso: a 23 anni, appena uscito dall’Accademia Silvio D’Amico di Roma fondò con Carmelo Bene una delle prime compagnie autogestite. Nel 1970 fu il primo attore ad acquistare un teatro, il Belli di Roma, che fino a ieri è stata la sua casa artistica, con produzioni di rilievo. Marco Ferrari, amico personale, lo ricorda come "un figlio prediletto della Spezia, a cui era attaccato con quel pizzico di rancore per le cose che cambiano troppo in fretta senza che si possa trattenere la memoria". Ancora oggi presiedeva e insegnava all’Accademia Teatrale di Pisa e dirigeva il teatro di Cittanova in Calabria. "Ricorderemo Antonio Salines nel suo ultimo lavoro in scena al Teatro Civico nel 2018 – ha detto il sindaco Peracchini – perché resti scolpito per sempre nella memoria storica e culturale della Spezia sarà mia cura attivare immediatamente la procedura in deroga alle normali norme per dedicargli un luogo nella sua città natale".

Mirco Giorgi