I treni sfrecciano ma ormai si fermano sempre più di rado. Qualche regionale e poco più, ben accolto da studenti e lavoratori diretti a Pisa oppure a Spezia. Ma si contano sulle dita di una mano. Per il resto la stazione di Luni, punto strategico sull’Aurelia nel Comune di Luni ma a due passi dal territorio di Castelnuovo Magra è abbandonata. Il personale delle Rfi non lavora più qui da anni, le porte della biglietteria e sala di attesa sono sprangate per evitare incursioni ma il paesaggio è spettrale e a tratti sinistro. L’altra mattina un nuovo incidente nel quale ha perso la vita un giovane di 26 anni che ha passeggiato senza alcun controllo sui binari fino a quando il treno non lo ha centrato. Eppure sono anni che il Comune di Luni, prima singolarmente poi a due voci con i cugini di Castelnuovo Magra, hanno chiesto a Rfi di dare un segnale forte rinforzando la stazione per sfruttarne le potenzialità anche turistiche delle zone limitrofe.
"Oltre a decongestionare il traffico sull’Aurelia – aggiunge il sindaco Alessandro Silvestri – che ormai sta raggiungendo livelli impossibili. Un maggior numero di treni nel corso della giornata sarebbe utilissimo. Mi auguro che questo mio pensiero sia raccolto dalla nuova amministrazione regionale affinchè possa farsi da tramite con Rfi che evidentemente con i piccoli Comuni ha più difficoltà a relazionarsi". Da qualche tempo sono spuntate delle recinzioni e impalcature sul cui utilizzo però non ci sono conferme. "Allargo le braccia – prosegue Silvestri – purtroppo come amministrazione comunale non abbiamo nessun poter e non abbiamo nessuna possibilità di incidere e nessuna sinergia. Abbiamo soltanto ricevuto in comodato l’area verde se non altro per pulirla e non dare l’impressione di essere una zona adibita alla pubblica discarica.
Almeno tagliando l’erba possiamo salvaguardare qualcosa evitando che si ripetano le situazioni del passato. In questi giorni sono spuntate armature sugli edifici vuoti ma non sappiamo se per sicurezza o per quale altro utilizzo. Purtroppo devo ribadire l’incomunicabilità con le Ferrovie sui progetti e le intenzioni nonostante i diversi tentativi. Non mi permetto assolutamente di fare speculazioni sul drammatico episodio dell’altro giorno perchè si potrebbero aprire mille polemiche. Però è evidente che un’area del genere senza un adeguato controllo e presenze di pendolari e personale è indubbiamente a rischio. Proverò a contattare i governatori Bucci e Giani affinchè l’unione tra Liguria e Toscana possa riscuotere maggior successo".
Massimo Merluzzi