La Spezia, 28 ottobre 2014 - Arrestato un agente della polizia penitenziaria ritenuto referente della famiglia mafiosa di Enna. l'operazione coordinata dalla Dda di Caltanissetta è stata eseguita congiuntamente dalla polizia e dai carabinieri di Enna. L'ordinanza di custodia cautelare ha colpito non solo Salvatore Gesualdo, 32 anni, di Enna, assistente della polizia penitenziaria in servizio al carcere della Spezia, ma anche Giancarlo Amaradio 36 anni, ennese già condannato in via definitiva per associazione mafioso.
A entrambi è contestata l'aggravante di avere ricoperto ruolo di vertice in seno a Cosa nostra ennese. A parlare di Gesualdo come capo del clan mafioso di Enna sono stati tre collaboratori di giustizia. L'agente di custodia avrebbe cercato anche di imporre la leadership criminale di Cosa Nostra nel Comune di Regalbuto (Enna) a seguito di alcuni summit tenuti con la partecipazione esponenti del clan catanese Cappello. Inoltre secondo le accuse avrebbe preso parte a più riunioni aventi ad oggetto, tra l'altro, la ripartizione tra le organizzazioni mafiose di Catania, Messina ed Enna dei proventi dell'attività estorsiva relativa ai lavori per la realizzazione di un grosso centro commerciale in provincia di Enna.