La montagna di rifiuti non è scomparsa ma si è soltanto spostata, di appena qualche decina di metri. L’isolotto di alghe, sfalci di verde, rami e rifiuti che da inizio di novembree si è formato nel tratto finale della lungofiume di Fiumaretta proprio alla foce del fiume si è mosso, trasportato dalla violenta mareggiata. Andando così a occupare una pericolosissima posizione. Infatti gran parte del materiale si è arenato proprio all’imboccatura del canale Fabbricotti, il più grande corso d’acqua che attraversa la frazione marinara del Comune di Ameglia prima di arrivare al fiume. Così l’uscita si è intasata ostruendo completamente il deflusso delle acque. Una situazione a alto rischio che è stata immediatamente presa in considerazione dall’ufficio tecnico comunale. Il mancato deflusso delle acque verso il fiume Magra infatti in caso di forti piogge avrebbe alzato il livello dil Fabbricotti con pericolo di risalita dell’acqua all’interno dei fossi di scolo laterali con conseguenti allagamenti nelle vie Baban e Ratti. E la frazione di Fiumaretta sarebbe andata sott’acqua. Il Comune ha quindi affidato in somma urgenza i lavori per rimuovere grazie a un mezzo meccanico che sta lavorando per la rimozione dei detriti eliminando lo stato di pericolosità intorno all’area. Le operazioni, iniziate l’altro pomeriggio, proseguiranno nei prossimi giorni e per ragioni di sicurezza il sindaco Umberto Galazzo ha inoltre firmato l’ordinanza di chiusura della spiaggetta destinata alla sgambatura dei cani che rimarrà chiusa fino alla conclusione dei lavori.
"Si tratta – ha spiegato il sindaco Umberto Galazzo – di una situazione divenuta ormai insostenibile per il Comune di Ameglia che, in questa giungla di competenze, è costretto a farsi carico costantemente di oneri non indifferenti. Ricordiamo che la foce del Canale che fino a pochi metri a monte è di competenza del consorzio di bonifica del Canale Lunense necessita di ripetuti interventi di manutenzione allo scopo di consentire il suo deflusso nel fiume".
Oltre al pericolo di esondazioni quella montagna di materiale in putrefazione oltre a creare im,patto visivo stava iniziando anche a farsi... sentire. "L’ostruzione – ha concluso il primo cittadino amegliese – potrebbe comportare il ristagno delle acque cerando problemi di igiene pubblica. Infine, la risalita del livello delle acque interessa anche la condotta delle acque meteoriche sino alla stazione di sollevamento di via ex Pulga. Questa situazione comporta evidentemente un rischio per la pubblica incolumità in caso di pioggia abbondante".
Se la foce del fiume si è così liberata il materiale però non si è volatilizzato. La mareggiata lo ha in parte spinto verso l’imboccatura del canale Fabbricotti ma anche sbalzato sulla scogliera oltre a essere risucchiato dalle onde. Verrà distribuito chissà su quali spiagge anche se qualcosa è arrivata a Marinella. Nella frazione di Fiumaretta il vento forte ha causato danni agli stabilimenti balneari. Diverse cabine, dal bagno San Marco al Tropicana, sono state sollevate da terra e sbalzate così come hanno riportato danni i parcheggi di pertinenza degli stabilimenti balneari.
Massimo Merluzzi